Agenzia delle Entrate di Catanzaro: dipendenti in stato di agitazione

In particolare denunciano uno sconcertante disinteresse  da parte dell’Autorità Politica ed  una  totale  assenza di  visione strategica della Dirigenza

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                I dipendenti dell’agenzia delle entrate  della  direzione regionale e  della direzione provinciale  di Catanzaro – ricomprendendo anche gli uffici territoriali di lamezia terme e  soverato –

              dichiarano la loro piena adesione allo stato di agitazione proclamato dalle sigle sindacali fp cgil – cisl fp – uil pa – confsal unsa – flp.

    in particolare  denunciano  uno  sconcertante disinteresse  da parte dell’Autorità Politica ed  una    totale  assenza di  visione strategica della Dirigenza dell’Agenzia delle Entrate che negli ultimi anni ha portato ad una :

    • Assenza del Direttore dell’Agenzia e del Comitato di gestione che si traducono in una profonda incertezza operativa che non consente  agli Uffici ed al personale di agire in modo efficiente,
    • Assenza della Dirigenza ormai ridotta a poche unità, con la conseguente copertura di poche Direzioni Regionali, almeno 4 DRE in tutta Italia sono senza vertice ma coperte solo da Direttori ad interim, più del 30 % degli Uffici Operativi sono  senza Direttori, ed in particolare  la Calabria conta solo il Direttore Regionale, da poco a tempo pieno avendo lasciato qualche mese addietro l’interim  di altra regione e 2 soli Dirigenti  su 5 Uffici  Provinciali, con, dunque, nessuna sede  coperta da un Direttore a tempo pieno  anzi  tutta la Regione conta  unicamente  su  2 Dirigenti che con notevoli sforzi  cercano di assicurare l’andamento degli Uffici  in una Regione  dove  l’andamento della macchina fiscale  andrebbe potenziata al fine di garantire il recupero del gettito fiscale e  l’ emersione del lavoro nero.

      Situazione   di non rapida soluzione  poiché i tempi  per l’espletamento dei concorsi  sembra slittare verso il 2021, e  le circa 1.500 POER, figure di responsabilità intermedia  istituite unilateralmente  dall’Agenzia,  sono sub-iudice  poiché   pende su di esse  un giudizio di incostituzionalità che vedrà a breve la decisione.

    • Carenza di personale dell’Agenzia nel suo complesso che è pari a circa 4500 unità nell’ultimo biennio, mentre  nella sola Calabria si  sono persi circa 500 Lavoratori che  l’Agenzia sembrerebbe non voler reintegrare bandendo concorsi esclusivamente per le Regioni del centro-nord, discriminando ancora una volta le regioni meridionali.
    • Assenza delle  posizioni organizzative ex artt. 17 e 18, (teams ed ex reparti)  decadute il 31 dicembre 2019  e dove è sempre più stringente l’esigenza di   definire una nuova procedura, che vada ad attribuire queste posizioni intermedie ed assicurare così l’andamento dell’ importantissimo presidio fiscale in tutta Italia ma soprattutto nella D.P. di Catanzaro dove a fronte dei teams esistenti si parla di una consistente  riduzione numerica degli stessi
    • Forte ridimensionamento del salario accessorio poichè si conferma la permanenza del vincolo normativo del tetto massimo previsto per il fondo del salario accessorio ed il mancato riversamento dei fondi riguardanti  le annualità 2018/2019.
    • Aumento  esponenziale  dei carichi di lavoro che, alla luce di quanto sopra enunciato,  gravano sulle orami esauste unità rimaste in servizio.

                  Tutto quanto sopra succiatemene esplicitato  disegna l’attuale situazione, orami insostenibile un cui versano i Lavoratori del fisco in questa Regione : pochissime unità rimaste in servizio che  devono, comunque, assicurare l’andamento degli  Uffici, carichi di lavoro insostenibili, forte riduzione del salario accessorio, infatti, per gli anni 2018 e 2019,  nessun riversamento è stato fatto dal MEF, assenza di figure intermedie e di vertice negli Uffici, dunque LA DISARTICOLAZIONE DELLA MACCHINA FISCALE    per cui le Lavoratrici ed i Lavoratori della Direzione Regionale e della Direzione Provinciale di Catanzaro chiedono alle OO.SS. di aprire una interlocuzione con le Istituzioni, i Cittadini, il mondo delle imprese per manifestare le ragioni delle iniziative assunte con la dichiarazione dello Stato di Agitazione ed allo stesso tempo di proseguire con forza nella vertenza aperta con l’Agenzia ed il Governo al fine di :

    1. ottenere risorse certe per il salario accessorio 2018/2019, recuperando il taglio annuale 50/60.
    2. Avviare un percorso significativo di assunzione di personale con posti riservati alle regioni del sud.
    3. Stabile percorsi  per lo sviluppo di carriera  e professionale del personale.
    4. Ridefinire gli attuali budget con il recupero dei corposi tagli.
    5. Provvedere ad una necessaria integrazione di figure apicali.

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