Pediatria: curare il ‘Pandas’, intervista alla dottoressa Cirillo

Si tratta di una condizione patologica caratterizzata da manifestazioni neuro-psichiatriche ARTICOLO SU CORSER

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    Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul Corriere Della Sera, a firma della giornalista Fiorenza Sarzanini, un interessante articolo riguardante una non rara condizione neuropsichiatrica infantile conosciuta come PANDAS( Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorder Associated with Streptococcus) o, con terminologia più moderna PITANDs (Pediatric Infection Triggered Autoimmune Neuropsychiatric Disorders). L’articolo descriveva il caso clinico di una bambina dell’età di 8 anni – trattata a lungo con terapia neuropsichiatrica senza evidente beneficio- che aveva invece manifestato un netto miglioramento a seguito di una comune terapia antibiotica ( a base di penicillina). Di questa patologia se ne occupano ufficialmente tre Centri in Italia, uno a Firenze, uno a Roma, presso il Policlinico Umberto I e uno a Catania. Sull’argomento abbiamo voluto sentire il parere della dottoressa Maria Cirillo, Pediatra dell’Unità Operativa di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro che, nella nostra Regione, si occupa di tale patologia.

    “La PANDAS o PITANDs – ci dice la dottoressa Cirillo – è una condizione patologica caratterizzata da manifestazioni neuro-psichiatriche ed è scatenata da una infezione streptococcica ( si pensi al “ballo di San Vito” o alla “Corea” di Sydenhan) ma anche da altri batteri o virus. Spesso viene confusa con altre condizioni psichiatriche come Autismo, Sindrome de La Tourette, altre malattie che si manifestano con Tics che portano spesso a diagnosi tardive e di conseguenza, per lunghi anni, a terapie errate e non certo innocue. La malattia non è frequente, pur non essendo rara e può interessare uno su cinque nati. Anche nella nostra Regione esiste un Centro per la diagnosi e la cura di questa patologia presso la Pediatria dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Proprio la dottoressa Cirillo si occupa di questa problematica che porta a stravolgere la vita non solo dei piccoli pazienti ma delle loro famiglie che improvvisamente assistono, senza capirne il perché, alla radicale metamorfosi del carattere e dei comportamenti dei loro figli. I primi sintomi, ci dice la Cirillo, sono allarmanti e angosciosi: il piccolo, spesso in età scolare, diventa improvvisamente apatico e svogliato tende ad isolarsi, non dorme di notte, manifesta irritabilità, tics, manifestazioni ossessivo-compulsive come lavarsi di continuo le mani, reiterare più volte lo stesso comportamento. Una valutazione clinica del Pediatra può indirizzare verso una corretta diagnosi e verso una terapia che potrà essere tanto più efficace e risolutiva quanto più tempestiva sarà stata la diagnosi. Al proposito la dottoressa Cirillo ci comunica che segue personalmente, con successo, pazienti con queste caratteristiche alcuni dei quali hanno avuto un significativo miglioramento dopo l’inizio della terapia antibiotica ottenendo una marcata riduzione della sintomatologia neuro-psichiatrica e la sospensione della terapia con psico-farmaci. La difficoltà diagnostica – dice la dottoressa Cirillo – sta nella presentazione clinica che è quella di una forma psichiatrica per cui spesso è il Neuropsichiatra Infantile a essere coinvolto, prima ancora del Pediatra, nella gestione di questi casi. Pertanto, ai primi sintomi, è opportuno che il medico pensi anche alla eventualità di una PANDAS/PITANDs senza rassegnarsi al pensiero di trovarsi di fronte a una condizione psichiatrica necessariamente irreversibile”.

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