La famiglia di Francesco Nisticò ringrazia “i ragazzi del terzo piano” del Pugliese per l’affetto dimostrato

Il pensiero va a tutti i colleghi e alla direzione dell'azienda ospedaliera che in questi giorni è stata vicina alla famiglia

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    Ci sono stati d’animo contrastanti nelle persone quando perdono qualcuno di molto caro. La voglia di star soli e la necessità di avere accanto e sentire vicino a sè tutto l’affetto di questo mondo. Nessuno può dire quale sia meglio, ma di certo, finchè ci sono parole per descrivere, pensieri per ricordare, allora cho è andato via per sempre lo ha fatto solo staccandosi da questa terra ma non dalle vite di chi, per un attimo o per sempre, ha incrociato persone speciali.

    Come speciale era stato Francesco Nisticò. Per la sua famiglia certo, ma anche per i suoi amici e per quella piccola comunità del terzo piano dell’ospedale Pugliese di Catanzaro, il reparto di neonatologia, che era diventata la seconda famiglia di Francesco. Subito dopo la sua scomparsa era toccato alla dottoressa Romano, coordinatrice del personale, ricordarlo, provare a farne conoscere l’umanità a chi non lo aveva conosciuto.

    Oggi la famiglia, ancora affranta dal dolore, non può che ringraziare “quei ragazzi del terzo piano”, per le parole rivolte al ricordo di Francesco, per l’affetto grande ed incontenibile che li ha avvolti. La dottoressa Romano e il dottore Pullano sono citati nei ringraziamenti a sola rappresentanza di un reparto che per Francesco era casa, ma Alfredo, suo figlio, e tutta la famiglia rivolgono un pensiero ad ognuno dei colleghi di Nisticò, alla direzione del Pugliese e a chiunque, in questi giorni di dolore, ha portato un sorriso ed un abbraccio che li ha fatti sentire meno soli. (LEGGI LA LETTERA DELLA DOTTORESSA ROMANO DEDICATA A FRANCESCO NISTICO’)

     

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