Sulla spiaggia l’abbraccio dei fedeli a Maria Santissima di Porto Salvo

Ieri sera la celebrazione in attesa dei festeggiamenti previsti per domani

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A volte, nella vita, il mare è così in tempesta che non si sa dove andare, si è smarriti, stanchi, si perdono le coordinate, si cercano braccia aperte che possano scaldare il cuore. E nell’abbraccio con Maria, Madre di Cristo, che si può trovare la forza per dare un nuovo senso al cammino di vita, perchè Maria è porto sicuro, è ancora di Salvezza, questo i devoti a Maria Santissima di Porto Salvo lo sanno bene e la celebrazione partecipata della Santa Messa di ieri sera sull’arenile, in occasione delle celebrazioni della Sua festa, è stata un’occasione di preghiera per cercare il suo abbraccio che conduce al Cielo.

“Questa sera siamo qui insieme, non perché la location è suggestiva ma perché sentiamo il bisogno di ritrovarci con il Maestroha detto Don Rino Grillo – siamo un po’ stanchi ma anche pieni perché abbiamo persone che portiamo nel cuore e compagni di viaggio, ma questa sera vogliamo mettere al centro tutte quelle persone che non ci possono essere – ha proseguito – gli ammalati, le persone sole, tutte quelle che Maria avrebbe abbracciato.”
Durante la celebrazione i fedeli raccolti in preghiera si sono riuniti sotto lo sguardo materno di Santa Maria di Porto Salvo, Lei che tutto può, ascoltando la preghiera sentita del sacerdote, in grado di scaldare anche i cuori più appesantiti:E’ una di quelle sere belle e difficili, c’è tanta gente intorno ma anche tanta solitudine. Ho bisogno di sentire calore e tenerezza, di riempire il cuore. Ho camminato per ritornare a casa, ho incontrato persone, condiviso storie, asciugato lacrime, il mio vestito è sporco e le mie scarpe pure, ho bisogno di togliere gli odori di una vita dolorante – ha proseguito – sono a casa, ti guardo e so che comprendi il mio sguardo, non c’è bisogno di parole ma di tenerezza, ti abbraccio come quando da bambino stavo tra le tue braccia e sento le tue mani che sciolgono i nodi della mia vita. Rivedo volti e storie di uomini condivise, amori vissuti, la storia di ogni uomo che nell’inquietudine cerca senso alla vita e una felicità impossibile. E così le tue abbraccia mi stringono più forte, le tue mani prendono il mio volto e mi indicano un segno luminoso, ma si intravede una corona di spine, è Gesù, e insieme siamo tra le tue braccia– ha concluso – alzo gli occhi verso di te e il tuo sorriso illumina la notte. Ti amo.”

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