“Ricordo Maurizio Rossi pensando ai giovani”

Il papà Giancarlo Rossi: "Voglio ricordare, nel dodicesimo anno dalla sua scomparsa, un cittadino che ha onorato Catanzaro"

Con il profondo e continuo impegno nelle attività sociali a favore degli ultimi e degli esclusi portando le loro istanze nelle Istituzioni pubbliche ed impegnandosi perché venissero accolte. Una attività faticosa svolta con sempre rinnovata energia pur essendo egli stesso oppresso da una grave disabilità fisica. Sto parlando del mio figlio primogenito MAURIZIO ROSSI ancora vivamente ricordato da tutti i catanzaresi non più giovanissimi. Ebbe dal comune di Catanzaro il prestigioso riconoscimento della intitolazione a suo nome dell’edificio pubblico sito in via Fontana Vecchia sede del Centro Polivalente luogo, in particolare, di aggregazione dei giovani. Della sua vita ho dettagliatamente narrato in altro articolo pubblicato su Catanzaro Informa in occasione del precedente anniversario e che molti cittadini avranno letto.

Maurizio verrà sempre ricordato nel tempo come colui che ha dedicato la vita, tanto sofferta, ad alleviare le pene di chi si trovava in condizioni peggiori della sua, degli esclusi e degli invisibili. Verrà ricordato per la generosità spinta fino alla rinuncia di se stesso. Verrà ricordato perché l’Amore che ha profuso è un sentimento che non svanisce, illumina chi lo riceve e ritorna moltiplicato a chi lo ha donato. Ora è salito nel Cielo dei Giusti, ma il Suo compito qui su questo mondo non è terminato. Voglio proporlo come figura di riferimento per i giovani che vivono navigando in un mare tempestoso ed oscuro senza un faro che indichi loro la direzione giusta per raggiungere un porto sicuro. L’odierna società appiattita sul soddisfacimento dei desideri materiali ed inquinata dalla corruzione non offre loro validi ideali come scopo di vita. I giovani non sono cattivi anche se le cronache riportano la narrazione di frequenti episodi di violenza e di vandalismo commessi spesso da minorenni e addirittura da ragazzine. Gesti che sono il risultato di una forma di educazione che oggi diversi studiosi (filosofi, psichiatri, psicologi e pedagogisti) cominciano ad affermare che va ripensata.

Da oltre 10 anni mi dedico ad attività di volontariato che mi hanno portato a contatto con giovani di ogni provenienza, da quelli delle classi economicamente più agiate, ai poveri e fino ai reclusi nel carcere minorile. Sono entrato nelle scuole superiori dove, con la mia Associazione di volontariato il ‘’Tribunale per la difesa dei diritti del minore’’ abbiamo organizzato riunioni e conferenze e sempre, ribadisco sempre, ho trovato favorevole accoglienza, comportamenti rispettosi ed attenzione agli argomenti discussi. Questo non contraddice quanto ho detto sopra, ma dimostra che i giovani rispondono positivamente quando si sentono seriamente presi in considerazione. Hanno bisogno di parlare e di essere ascoltati. Quando commettono azioni riprovevoli, ma si tratta comunque di minoranze, a monte c’è sempre una solitudine emozionale provocata da famiglie distratte ed indifferenti ai loro problemi o da famiglie disgregate. Poi una educazione troppo permissiva praticata da alcuni decenni e la società del benessere ove tutto si ottiene con facilità, hanno fatto perdere ai giovani i valori fondanti della vita, l’annullamento degli interessi e il gusto del desiderio. Maurizio può aiutarli a ritrovare la via giusta con l’esempio della sua vita contrassegnata dalla sofferenza, dal sacrificio, dalle rinunce e illuminata da un Amore senza limiti per chiunque. Potrà spiegare loro la bellezza del donarsi al prossimo. Quando il centro polivalente a Lui intestato, prima chiuso per il Covid ed ora in attesa che vengono eseguiti lavori di impiantistica, verrà riaperto chiederò il permesso e la collaborazione all’Ente Gestore per organizzarvi riunioni di giovani ai quali spiegare che si può e si deve vivere in modo diverso. Sarà Maurizio ad ispirarmi le giuste parole suggerendomele con il suo Grande Cuore che continuerà a pulsare per quei ragazzi che ha sempre amato ed aiutato.
COSI’ MAURIZIO CONTINUERA’ A VIVERE TRA NOI E CON NOI
– il papà di Maurizio, Giancarlo Rossi –