C’è intesa tra Comune di Catanzaro e Cicas sul progetto di incontro tra domanda e offerta di lavoro aperto agli Enti del Terzo Settore

Il progetto dell’Associazione è stato accolto dall’assessorato retto da Antonio Borelli  

C’è sinergia di intenti e condivisione di una piattaforma tra il Comune di Catanzaro e Cicas, associazione che rappresenta e tutela i piccoli imprenditori, per favorire l’incontro tra offerta e domanda di lavoro nei settori che maggiormente soffrono per la penuria di lavoratori disponibili, a partire dall’agricoltura passando per la ristorazione e per finire ai servizi.

Il progetto è della Cicas, l’assessorato alle Attività produttive retto da Antonio Borelli l’ha accolto favorevolmente e ne assumerà il patrocinio, con l’obiettivo di aprire un tavolo di confronto e creare una piattaforma tra attività economiche del territorio ed ETS (Enti Terzo Settore) per far sì che domanda e offerta di lavoro si incontrino su un terreno istituzionale per tentare di risolvere il problema della manodopera e dare la possibilità agli utenti del terzo settore di aprirsi al mondo del lavoro. Attraverso una piattaforma che verrà realizzata dal comune di Catanzaro, in collaborazione con Cicas che collaborerà gratuitamente al progetto, il mondo produttivo e quello del terzo settore si incontreranno per far sì che tutti i soggetti interessati possano trovare reciproca soddisfazione, in particolare modo le persone affette da disabilità che rappresentano una risorsa per il territorio e non un problema da gestire.

“Il fatto che il progetto sia stato condiviso con Cicas – dice a Czinforma l’assessore Antonio Borelli – vuole semplicemente essere apripista rispetto alla volontà degli assessorati comunali coinvolti di aumentare la capacità di ascolto e di assorbire e condividere le proposte da parte delle Organizzazioni datoriali e delle Associazioni del Terzo settore. L’obiettivo è, laddove le risorse del Comune siano non bastevoli anche in termini di assunzione di nuovi oneri operativi considerate le scarse risorse allocate, di farlo attraverso questa sintesi di volontà e di energie. Il patrocinio del Comune garantisce livelli accettabili di correttezza, introducendo un elemento di garanzia da parte dell’Ente locale, che venga svolto su una piattaforma istituzionalizzata nei cui termini venga garantita trasparenza e accessibilità insieme a controllo e monitoraggio a posteriori, nel rispetto delle normative vigenti”.

Il progetto prevede una serie di iniziative a partire dalla convocazione delle parti interessate per arrivare al coinvolgimento degli altri Comuni calabresi, anche attraverso l’istituto previsto dallo Statuto della Regione Calabria dell’indizione di una Conferenza dei Sindaci promossa dal Comune Capoluogo come suo diritto dovere, cosicché i Sindaci possano favorire l’introduzione della iniziativa nei loro Comuni, in quanto spendibile e replicabile per soddisfare le esigenze di tutti i territori”.
“Il tema – specifica Borelli – è assolutamente centrale stando a quanto emerge nell’ultima settimana con l’accelerazione impressa dall’Ente regionale. Sia la vicepresidente Princi che l’assessore Minasi hanno avviato sul tema una serie di interlocuzioni sia con gli enti di formazione che con le cooperative sociali. Il punto centrale è creare una forte connessione tra Attività produttive e gli Enti del Terzo settore benché abbiano mission differenti, e possano trovare sinergie per l’approvvigionamento e la fornitura delle risorse umane.

È un tema sfidante perché se da una parte il Reddito di cittadinanza così come impostato suscita qualche perplessità sulle possibilità di reperire agevolmente manodopera, e naturalmente va benissimo quando serve a garantire tutela per le fasce economicamente più deboli per garantire un adeguato livello di vita, dall’altro nasce un problema quando il Rdc si accompagna ad attività svolte al nero e pertanto sottrae mercato al lavoro regolare. Dobbiamo bypassare questo corto circuito, cosa che probabilmente il prossimo governo sarà chiamato a fare. In questa fase il nostro obiettivo è dare dignità a tutta una classe di lavoratori, andando a lambire altre problematiche quali quelle su cui si interroga il ‘dopo di noi’ che tanto incide nelle famiglie con componenti diversamente abili, perché inserirli nel mondo del lavoro a compimento di una fase formativa consente loro di avere una certa autonomia economica valevole per il futuro. In questi settori sono possibili altri collegamenti di reciproco interesse: mi viene da pensare alla collaborazione che si può instaurare con gli istituti di pena per la riqualificazione dei detenuti, oppure intervenendo sul settore che attualmente soffre di più per carenza di manodopera quale il settore agricolo, dove grandi quantità di frutti maturi rimangono incolti e pendenti sugli alberi”.

La Cicas Italia, attraverso il presidente Giuseppe Mazzullo, e la responsabile nazionale Terzo Settore Anna Maria De Rose è da parte sua impegnata a promuovere l’iniziativa in tutti i Capoluoghi di regione italiani, partendo proprio da Catanzaro. Entrambi hanno apprezzato la sensibilità e la lungimiranza dimostrata dall’assessore Borelli nell’accogliere il progetto pilota che in Calabria vedrà il Comune Capoluogo parte attiva e primo in Italia ad aderire. L’assessore Borelli ha dichiarato di voler aprire il tavolo di confronto a tutte le parti interessate nei primi giorni di settembre, coinvolgendo anche l’assessorato al Welfare guidato dal dottor Venturino Lazzaro che si è già detto pronto all’adesione al progetto pilota. Appena la piattaforma sarà pronta sarà cura de Comune assicurarne la più ampia diffusione informativa.