Alla Collegiata di Simeri in scena Il martirio di San Sebastiano

La rappresentazione ideata e diretta dal parroco Don Francesco Cristofaro alla presenza di un folto pubblico attento ed ammirato dalla superba esplicazione degli attori che hanno magistralmente interpretato le parti salienti della vita del Santo

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    Nella serata di eri, nella splendida cornice della Collegiata di Simeri, antico borgo sito a pochi chilometri da Catanzaro, si è svolta l’appassionante rappresentazione del “Martirio di S. Sebastiano”, Santo patrono del paese, in occasione dei suoi festeggiamenti. La rappresentazione, ideata e diretta dal parroco Don Francesco Cristofaro, coadiuvato nella preparazione dal “Comitato della festa” del paese e sostenuta dallo sponsor ufficiale “Inginia Group”, ha visto il suo svolgersi alla presenza di un folto pubblico, attento ed ammirato dalla superba esplicazione degli attori che hanno magistralmente interpretato le parti salienti della vita del Santo. Don Francesco Cristofaro, già parroco da diversi anni della Chiesa madre S. Maria Assunta, ha voluto così evidenziare il percorso di vita di S. Sebastiano:” Dopo tantissimi anni – egli afferma – c’è stata l’idea di proporre l’opera del “Martirio di S. Sebastiano”, protettore di Simeri, un omaggio al paese che l’ha sempre onorato e considerato nelle sue preghiere. L’opera è molto antica, infatti è stata composta tanti anni or sono da persone del luogo, le parti trattate sono state “adattate” in occasione della ricorrenza della sua festività”.

    La serata, condotta dall’attore e regista Mario Sei, ha suscitato grande entusiasmo anche con l’accompagnamento del Coro Polifonico “Singing Cluster” diretto dal maestro Giulio De Carlo, appassionando con la bellezza delle melodie tutti i presenti. Ad interpretare l’opera, lo stesso attore professionista Mario Sei ed i maestri del “Teatro di Calabria” Salvatore Venuto ed Aldo Conforto, quest’ultimo quale fondatore del Teatro di Calabria, un trio eccezionale che ha delineato la vita del Santo esponendola nelle tre “parti” recitate. Brevemente si ricorderà che S. Sebastiano, tribuno romano, fu reso martire per aver sostenuto la fede cristiana. Sotto l’imperatore Diocleziano egli ne divenne quasi il “pupillo”, ma sostenne fortemente i cristiani non comprendendo la repressione e l’odio verso di essi ed allorquando difronte allo stesso imperatore ammise di essere cristiano, fu condannato all’uccisone con le frecce. Egli si salvò, poiché morente fu raccolto da una donna (Santa Irene da Roma) che lo prese in cura, una volta guarito egli nuovamente si proclamò a difesa dei cristiani, ma scopertolo l’imperatore non ebbe pietà e lo condannò alla flagellazione. Le parti recitate, hanno visto la coinvolgente espressione teatrale con l’interpretazione di S. Sebastiano da parte di Salvatore Venuto e l’alternarsi dei vari personaggi da parte di Mario Sei ed Aldo Conforto.

    I festeggiamenti in onore del Santo protettore, così evidenziati, fanno parte di antiche tradizioni ed è ciò che sottolinea l’attore Salvatore Venuto: “ Il progetto di Don Francesco è veramente rilevante – ha affermato – l’importanza della tradizione non va dimenticata, la teatralizzazione di concetti filosofici e religiosi è spunto di maggiore diffusione. Il teatro, infatti, permette l’immediatezza del messaggio e riportare l’esempio dei Santi e dei martiri può essere motivo di grande aggregazione ed un’occasione per mantenere vive le tradizioni”. Don Francesco Cristofaro, che è anche giornalista e scrittore, si è sempre interessato delle tematiche sociali interfacciandole con il mondo religioso, evidenziando il bene della comunità nella più ampia concettualità, con le sue problematiche, ma anche con le sue tradizioni, in questa occasione egli ne sottolinea la bellezza dandone ulteriore esempio durante la “novena” dedicata al Santo patrono ove sono state delineate dai presenti, al termine delle funzioni religiose, le antiche tradizioni della festa con gli aspetti più significativi e da tramandare nel tempo. Durante lo svolgersi della serata, è stato cantato un antico inno, “ Cantico a S. Sebastiano”, ripreso con grande cura ed egregiamente intonato dalla cantante Luciana Pugliese, accompagnata dalla chitarra di Pino Rotella. La Collegiata, splendida nel suo contesto, ha dato maggior incanto alla serata, la religiosità posta in essere fra le mura dell’antica Chiesa ha affascinato tutti i presenti e soprattutto la comunità del paese riportandola indietro nel tempo, allorquando la stessa opera veniva realizzata coinvolgendo l’intera collettività.

    Elisa Giovene

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