L’appello di Altrove alle Istituzioni: valorizzare il patrimonio di arte pubblica in città

"Per rivitalizzare una città non possono bastare eventi e manifestazioni una tantum, ma è necessaria una strategia che ragioni di opportunità e innovazione, che costruisca qualcosa nel tempo, qualcosa di ambizioso, originale e duraturo"

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“La monotonia di questa strana estate è stata rotta qualche giorno fa da un bell’ intervento di Stefano Morelli che parla di noi e che ringraziamo.  Stefano pone alcune domande alle istituzioni – per adesso ancora senza risposta – e a queste, che ci riguardano da vicino, vogliamo aggiungere una riflessione piú generale: quali saranno gli eventi culturali nel prossimo futuro?

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È evidente che molte mostre e spettacoli non vedranno la luce schiacciati, da una parte, dal contingentamento degli ingressi e, dall’altra, dall’impossibilità di programmare un calendario di eventi data l’incertezza della situazione sanitaria.Siamo tutti chiamati a inventare nuove formule ma, in questo scenario sicuramente difficile, Catanzaro si trova ad avere un enorme vantaggio e un’evidente opportunità: il grande patrimonio di opere d’arte pubblica che fa del suo tessuto urbano un museo da esplorare, da scoprire.

In questi anni, grazie all’entusiasmo di artisti e volontari, Catanzaro è stata disseminata di opere dalla forte valenza simbolica ed estetica e di enorme interesse culturale e potenziale turistico. E molto altro, specie adesso, si potrebbe ancora fare. Oggi quando i media nazionali associano la città di Catanzaro alla tematica dell’arte pubblica, non possono che definirla uno dei centri più importanti in Europa. E, francamente, non sappiamo per quale altro tema si possa dire lo stesso di Catanzaro.

Purtroppo per una singolare schizofrenia insita spesso nella politica, l’amministrazione comunale sembra aver dimenticato quanto è stato costruito e mentre Reggio Calabria investe 940 mila euro per realizzare una meravigliosa opera pubblica di Edoardo Tresoldi, Catanzaro manda a casa i pochi turisti e chiude il cancello della terrazza del San Giovanni.

Non possiamo descrivere l’imbarazzo che proviamo quando riceviamo messaggi di visitatori venuti a Catanzaro appositamente per visitare l’opera di Gonzalo Borondo e che invece si trovano spaesati e attoniti rispetto ad una chiusura inconcepibile.

 

Per rivitalizzare una città non possono bastare eventi e manifestazioni una tantum, ma è necessaria una strategia che ragioni di opportunità e innovazione, che costruisca qualcosa nel tempo, qualcosa di ambizioso, originale e duraturo.

Auspichiamo in un’inversione di rotta e rimaniamo attenti e propositivi, convinti che il nostro ruolo oggi debba essere anche quello di scuotere gli amministratori rispetto alle opportunità che la città non può e non deve perdere”.

Vincenzo Costantino-Eddie Suraci

Altrove

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