Il cinema che raggiunge le stanze segrete dell’anima: l’appuntamenton con il MGFF in the city

In rete centinaia di studenti impegnati nella visione di film su tematiche incentrate su legalità e diritti umani

Sono tanti gli attestati di riconoscimento da parte di dirigenti e docenti degli istituti scolastici superiori del territorio catanzarese che stanno partecipando con entusiasmo al Magna Graecia Film Festival School in the city. L’evento – ideato da Gianvito e Alessandro Casadonte nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso dal MIBAC e dal MIUR – ha finora coinvolto e messo in rete centinaia di studenti nella visione di film su tematiche incentrate su legalità e diritti umani (“Spaccapietre”, “Padrenostro”, “Semina il vento”, “Easy Living” e “Selfie”) e nel successivo dibattito con i registi.

“L’Istituto Fermi ha aderito all’iniziativa  al fine di creare momenti di confronto, di dibattito, di circolazione di idee su temi contemporanei (il caporalato, l’immigrazione, l’inquinamento ambientale, la lotta alla criminalità organizzata e le stragi di mafia), argomenti che, peraltro, sono tutti inseriti nei nostri curricoli di educazione civica, imprescindibili per  cittadini consapevoli”, afferma Teresa Agosto per l’Istituto di Istruzione Superiore “Fermi”.

“Il Magna Graecia Film Festival School in the City rappresenta un’occasione formativa unica e preziosa per gli studenti poiché, attraverso le opere cinematografiche, è possibile rappresentare situazioni problematiche che fanno parte della nostra e della loro quotidianità, di una società che oggi più che mai ha bisogno del prezioso contributo delle nuove generazioni, perché i giovani saranno il nostro futuro”: questo il commento di Elisabetta Zaccone per l’Istituto di Istruzione Superiore “Maresca-Petrucci-Ferraris”.

“Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima”, diceva Ingmar Bergman. Credo che questa iniziativa sia stata una preziosa opportunità per i nostri giovani per poter accedere, attraverso il custode “Cinema pensato e reale”, alle stanze del proprio Castello interiore. Grazie e non fermiamoci qui”: questo il pensiero di don Mimmo Madonna (Istituto Salesiano “S. Antonio di Padova” di Soverato).

A nome dell’Istituto Tecnico Agrario “Vittorio Emanuele II”, Rita Elia ha così sottolineato: “È un crescendo. I ragazzi sono entusiasti. Finalmente un progetto calato nella vita reale dei ragazzi e che dà loro la possibilità di approcciarsi ad un mondo sconosciuto, come quello della cinematografia. Gli istituti tecnici non sono solo pratica e numeri, ma anche cultura e arte e l’interesse dimostrato dagli studenti ne è una prova. Un plauso a 360° a tutti gli organizzatori”.

“Un’occasione importante di accrescimento culturale per i nostri alunni – prosegue Grazia Parentela dell’Istituto Tecnico Economico “Grimaldi-Pacioli” – specie in un periodo, quello della pandemia, che da oltre un anno penalizza i momenti di socialità garantiti dalla scuola e che certamente ha pesato e peserà nella formazione dei ragazzi. Le tematiche trattate dai film proposti rappresentano stimoli alla riflessione, resi ancor più incisivi con lo strumento di valutazione/recensione dei film e, soprattutto, con la possibilità del confronto con i registi”.

“Abbiamo registrato grande interesse e partecipazione critica e attiva da parte degli studenti che hanno visionato i film con curiosità, si sono confrontati sulle tematiche e sul linguaggio cinematografico fra di loro e con gli esperti, porgendo domande mai banali durante gli incontri coi registi”. A dichiararlo è Vito Sanzo per l’Istituto Tecnico Tecnologico “Scalfaro”. “Tutto ciò, nel difficile momento che a causa della pandemia anche la scuola sta attraversando, rappresenta una preziosa opportunità per dare spazio alla socializzazione e alla condivisione di idee, per quella crescita civile e umana e quell’arricchimento culturale che sono le vere finalità educative”.

“Il nostro liceo ha fatto sua l’iniziativa che recupera un’antica ispirazione: l’esplorazione dei linguaggi delle arti visive che consentono agli alunni di approfondire temi cogenti, come il contrasto alle mafie, il problema ambientale, il caporalato, mediante la visione di film d’autore, l’incontro con interpreti e registi che li aiutino ad attraversare le forme espressive della cinematografia, che diviene impegno civile, denuncia, approfondimento”: questa la riflessione di Elena De Filippis del Liceo Classico “Galluppi”.

Infine, il commento a margine di Francesca Bianco per il Liceo Scientifico “Siciliani”: “L’idea di un festival ‘costruito’ per gli studenti delle scuole superiori è stata accolta dai docenti e dai ragazzi con grande entusiasmo. Coinvolgimento rinnovato dalla visione dei film selezionati, assai interessanti per le tematiche affrontate, e dalla partecipazione agli incontri con le grandi professionalità del settore cinematografico con cui i ragazzi stanno interloquendo, comprendendo quanto sia importante l’educazione al linguaggio cinematografico, in modo da poter sviluppare un approccio critico al testo filmico”.