L’opera di Giacomo Zaganelli prende vita al Parco delle Sculture di Catanzaro

L’associazione culturale DI.CO ha dato il via alle registrazioni effettuate in modalità presa diretta, dei racconti scaturiti dall’esperienza tattile con alcune delle sculture

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Rivolgere l’attenzione della società verso dimensioni quotidiane meno considerate dalla collettività, questo è il focus dell’operazione artistica pensata da Giacomo Zaganelli che ha iniziato a prendere forma oggi al Marca Open – Parco delle Sculture di Catanzaro e si protrarrà per diversi appuntamenti nel mese di maggio. L’associazione culturale DI.CO., grazie al progetto Di.Co.Educazione, infatti, ha dato il via alle registrazioni effettuate in modalità presa diretta, dei racconti scaturiti dall’esperienza tattile con alcune delle sculture presenti nel Parco vissuta da un gruppo di non vedenti/ipovedenti dell’UICI di Catanzaro, guidati dalla curatrice Silvia Pujia.

Gli utenti hanno descritto a parole, in tempo reale, l’idea/immagine mentale che ha in loro suscitato il processo conoscitivo attivato. L’esperienza di interazione è stata video-documentata e i racconti registrati con apposita strumentazione audio alla presenza dell’artista che, da remoto, ha potuto interagire con gli utenti.

I racconti diverranno poi, in un secondo momento, l’oggetto dell’intervento dell’artista che li renderà fruibili alla collettività in due maniere differenti: la prima consisterà in un libro d’artista, realizzato in Braille; la seconda, che sarà subordinata alla prima e alla quale si accederà soltanto attraverso il libro tramite apposito Qr Code, consisterà, invece, nella creazione di una pagina web all’interno della quale verranno caricati gli estratti audio.

“La collezione del Parco Internazionale delle Sculture, anziché attraverso la vista – senso dominante dell’era tecnologica, verrà fruita per la prima volta attraverso il tatto, – ha spiegato Zaganelli – uno dei cinque sensi ai quali nella maggior parte dei casi la relazione con l’Arte stessa è vietata, soprattutto presso le istituzioni museali.  Così facendo si offrirà alla collettività un nuovo livello di lettura e comprensione del patrimonio culturale locale”.

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