Il presidente dell’Ordine dei medici Ciconte: ‘Molto preoccupati per i tempi d’arrivo dei presidi per la respirazione’

'Invito altresì fortemente la Presidente Santelli a mettere i tre esperti nominati nella task force, nelle condizioni di lavorare speditamente: Non c’è tempo'

Riceviamo e pubblichiamo a seguire la lettera del presidente dell’Ordine dei medici di Catanzaro Vincenzo Ciconte

In un momento difficile come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Coronavirus ritenevo utile esprimermi solo in consessi istituzionali, in quanto secondo me è importante il gioco di squadra e lavorare all’unisono per risolvere problemi derivanti dalla pandemia, ma il ruolo istituzionale di Presidente dell’Ordine dei medici del capoluogo di Regione, esige che anche io esprima delle considerazioni.
Nei mesi scorsi in molti hanno pensato che il problema non ci riguardasse, che fosse di pertinenza solo della Cina e che mai e poi mai avrebbe colpito l’Italia, l’Europa e gli USA. Invece è esploso, dovunque, e da noi è stato colpito il sistema economico-produttivo più forte, quello del Nord d’Italia, più esposto agli interscambi economico-finanziari. Nonostante che il sistema sanitario nazionale sia di prim’ordine, soprattutto nel Centro-Nord, forte per efficienza ed efficacia, oggi quel sistema sta attraversando un momento di grande sofferenza ed è, ormai, ridotto allo stremo delle forze. L’espansione del contagio verso il Sud del paese si sta verificando ora, complici le migrazioni dalle zone a rischio, condotte senza alcun controllo. E pur avendo avuto più tempo, rispetto alle Regioni del Nord, per adoperarci a contenere il contagio, ora ci rendiamo conto delle difficoltà di gestione di tale emergenza.
Il Dipartimento della salute regionale ha indetto diverse riunioni operative con gli addetti ai lavori. Tra queste evidenzio quella tenuta in data 26 febbraio u.s. in cui sono stati convocati, presso la Protezione Civile, gli Ordini dei Medici della Calabria, Medici di Medicina Generale, tutti i soggetti rappresentativi della Sanità pubblica, per fare il punto della situazione sul coronavirus in Calabria.
In quella sede, nel mio intervento, che è stato il primo dopo quello del Dirigente generale del Dipartimento, ho evidenziato tre punti essenziali:
-la riduzione del contagio, sottolineando la necessità di ottemperare alle indicazioni delle Autorità preposte (Ministero della Salute e Governo)
-protezione per i medici ed il personale sanitario in prima linea (soprattutto medici di PS, Terapia Intensiva, malattie infettive, pneumologi e tutti i medici dei reparti che devono effettuare consulenze sui pazienti Covid, o sospetti tali, 118, Medici di medicina generale, Continuità assistenziale, Specialisti Ambulatoriali, Pediatri di base), e quindi dotare il personale di kit di prima necessità, considerato che già allora mi giungevano notizie che tale materiale non fosse sufficiente e, in alcuni casi, mancante
-individuare e rafforzare i posti di terapia Intensiva, considerato che, in Calabria, in proporzione alla popolazione, percentualmente ne abbiamo di meno rispetto alle altre regioni
Mi è stato risposto che tramite la protezione civile, il materiale, in ordine a kit di protezione per i medici, ventilatori e respiratori, sarebbe arrivato presto ed era già in atto l’organizzazione per aumentare i posti letto sia di terapia intensiva, sia subintensiva che degenza per eventuali pazienti Covid.
La Presidente Santelli insieme all’unità di crisi, ai commissari Straordinari, hanno individuato, ad onor del vero, i posti letto necessari nei presidi ospedalieri e all’Università. Siamo fortemente preoccupati, però per i tempi annunciati dalla Presidente sull’arrivo dei presidi per la respirazione, che sono veramente troppo lunghi (45 Giorni???). Nonostante le rassicurazioni avute dal Dipartimento, dobbiamo con forza sottolineare che, ad oggi, non abbiamo strumenti di protezione utili ad affrontare un virus che appare veramente micidiale.
Pertanto invitiamo con forza, tutti gli organi istituzionali preposti, ad intervenire in tempi brevissimi affinchè siano assicurati i presidi necessari per i medici che sono in prima linea, con spirito di abnegazione, a combattere contro questa pandemia, e le tecnologie adeguate a sostenere l’eventuale impatto di numeri più consistenti.

Oggi si aprono nuovi scenari: bisogna riconoscere i pazienti asintomatici che rappresentano la vera minaccia per la diffusione del contagio, ed è importante estendere ai sanitari in prima linea l’effettuazione del tampone per evitare che noi stessi possiamo diventare veicolo di diffusione. Infine raccomandiamo ai cittadini di rispettare rigorosamente le regole impartite dal Governo Nazionale e Regionale: si tratta di una battaglia che si vince sul territorio, perche’ mai come in questa occasione la prevenzione gioca un ruolo fondamentale: e’ un sacrificio necessario per uscire vittoriosi da questa emergenza e ritornare alla nostra agognata normalità.
Invito fortemente la Presidente Iole Santelli, alla quale formulo gli auguri per aver varato la nuova Giunta, di mettere i tre esperti nominati nella task force, nelle condizioni di lavorare speditamente all’adozione di misure adeguate per la protezione della Calabria in questo frangente, perché Non c’è tempo!!
Si tratta di professionisti di grande valore, ma consentitemi di salutare con affetto il professore Franco Romeo, che ancora una volta torna in Calabria dopo avere stilato ed attuato la Rete di emergenza per l’infarto, permettendo alla nostra Regione di allinearsi ai più grandi centri internazionali.
Mi auguro che il Consiglio Regionale venga convocato al più presto per eleggere, finalmente, il nuovo ufficio di Presidenza, permettendo così al sottoscritto di tornare in trincea con i colleghi medici.
Un’ultima considerazione che in questa fase è drammaticamente attuale: il rapporto tra economia e Sanità della città capoluogo, da me sempre propugnata. Start up innovative per quanto riguarda la ricerca in campo medico, biotecnologico e farmaceutico, in collegamento con l’Università Magna Graecia per produrre, insieme alle imprese sane della nostra Regione, materiali sanitari, innovazione tecnologica e nuovi farmaci, cosa che, in questo momento, sarebbe stata di grande aiuto sia per la salute che per la nostra economia.