Montauro, ex consigliere scrivere al Commissario Prefettizio per la chiusura del lungomare

Montauro è stufa di essere penalizzata per colpe che non ha

L’ex consigliere comunale di Montauro, Paolo Mattia, scrive al commissario prefettizio dell’Ente per chiedere la chiusura del lungomare.  ”

Ogni Comune – si legge nella missiva –  che affaccia sul mare, purtroppo, si è visto costretto, per motivi di salute pubblica, a chiudere il proprio lungomare e ribadire ciò che il Presidente Santelli aveva già stabilito, la chiusura di tutte le zone ove si possano creare assembramenti. Tutti tranne un comune: Montauro! Realtà in cui l’amministrazione comunale è commissariata. Ma si badi bene: non possiamo ancora una volta far passare il messaggio che, laddove vi è un commissariamento, non si assume decisione alcuna: in tempi di pandemia no, non possiamo permettercelo!

Purtroppo stiamo assistendo, giorno dopo giorno, ad un crescendo di cittadini che hanno deciso di trascorrere la “quarantena” imposta dal Governo proprio presso la propria residenza marina; a rendersi protagonisti di questo fenomeno sono soprattutto tantissime famiglie responsabili che, rispettando le misure governative, sono chiuse in casa ed escono solo per motivi realmente improcrastinabili. Ma, purtroppo, – prosegue Mattia nella lettera – come spesso accade, tante persone hanno confuso questo momento drammatico come un periodo di svago e di relax, tanto da andare a fare jogging in comitiva, creando assembramenti sul viale in questione, alzando, di conseguenza, il rischio contagio.

Montauro è stufa di essere penalizzata per colpe che non ha, non si puó continuare ad assistere impassibili a tale immobilismo amministrativo. Ho grande rispetto per tutte le istituzioni specie per quelle che rappresentano lo Stato sul territorio. Questa lettera pubblica, infatti, vuole essere solo uno stimolo affinché si possa valutare con estrema urgenza e attenzione la possibilità di adeguarci al resto d’Italia e, per i sopra citati motivi di tutela della salute, chiudere quanto prima quel meraviglioso rettilineo inviando un presidio che possa monitorare il rispetto dell’ordinanza in questione”.