Policlinico Mater Domini, Circoli Pd: Arcuri venga informato delle verità

Nemmeno la tragica situazione vissuta in questo momento dal paese convince certi gruppi di potere a rinunciare ai propri privilegi

Pochi giorni fa una settantina di professionisti calabresi, perlopiù medici catanzaresi di significativa esperienza professionale, hanno avanzato la proposta di utilizzare il Policlinico Mater Domini in integrazione con l’Azienda Pugliese Ciaccio come principale centro di trattamento dei pazienti con Covid 19.

La proposta è sembrata, in un primo tempo, essere stata raccolta dall’autorità regionale e dal Commissario Zuccatelli con un piano che prevedeva la creazione immediata di alcune decine di posti letti di degenza ordinaria e sub intensiva nell’ambito dei corpi A e B del Policlinico oltre all’ampliamento fino a 24 letti della terapia intensiva. Nei giorni seguenti sarebbero stati messi nelle condizioni di operare gli spazi del corpo C che contano su 90 camere singole con bagno mai attivate da almeno un decennio, che alla bisogna possono ospitare 90, ma in emergenza, anche 180 malati.

Mentre si procedeva su questo percorso l’ineffabile presidente della Regione cambia improvvisamente idea. Perché mai utilizzare spazi già esistenti di elevato valore assistenziale quando si può chiedere al commissario Arcuri, evidentemente ignaro della situazione, l’autorizzazione alla più spettacolare idea di una tensiostruttura o di qualunque altra cosa sia la struttura ”modulare” proposta dalla signora Santelli?

Orbene pare che il centrodestra calabrese e il sindaco Abramo, che si è affrettato a plaudire alla decisione, ritengano davvero che averli votati il 26 gennaio significhi per i calabresi avere l’anello al naso.

E’ evidente che il virtuoso percorso intravisto, che pure aveva mille difficoltà per andare avanti stante la mancanza di presidi e di personale, ha trovato una opposizione significativa all’interno della AOU che non sembra difficile attribuire a una certa parte della componente universitaria

Nemmeno la tragica situazione vissuta in questo momento dal paese convince certi gruppi di potere a rinunciare ai propri privilegi.

Catanzaro e la Calabria sono convinte che la Facoltà di Medicina sia una cosa importante ma non possono consentire che essa sia una specie di cattedrale in cui l’assistenza deve restare un fatto marginale come è avvenuto negli ultimi 25 anni durante i quali un Policlinico universitario non ha avuto un Pronto soccorso esattamente come accade alle Cliniche private.

Cotticelli e Zuccatelli abbiano il coraggio di assumere una posizione, Arcuri venga informato della verità. I rappresentanti istituzionali del PD calabrese prendano ogni opportuna iniziativa.

Circoli PD Catanzaro