Policlinico, Cgil: ‘No a tensiostruttura modulare, si utilizzino posti letto dei corpi A, B e C’

180 posti letto nel corpo C mai utilizzati

La CGIL Calabria insieme alle strutture regionali della Funzione Pubblica,
della Federazione Lavoratori della conoscenza e della CGIL Area Vasta (CZKR-VV), in riferimento alla grave fase emergenziale dettata dall’epidemia
del Coronavirus, invitano il Presidente della G.R. Iole Santelli, il
Commissario alla Sanità Cotticelli e il Commissario per l’emergenza
Coronavirus, Arcuri, a desistere dall’idea della “Tensiostruttura Modulare”,
da allocare nei pressi del Policlinico Mater Domini, per il trattamento di
pazienti con Covid 19 e riconsiderare l’utilizzo immediato dei posti letto già
disponibili nei Corpi A e B dello stesso Mater Domini, oltre a procedere ad
attivare l’operatività per complessivi 180 posti letto disponibili nel Corpo C
della stessa struttura.
Quest’ultimo da anni risulta non utilizzato e renderlo operativo
significherebbe dare una concreta risposta all’attuale emergenza,
valutando anche la conseguente attivazione del Pronto Soccorso ed avere
chiara la necessità di ripensare la riorganizzazione sanitaria regionale e del
territorio, a partire da una fattiva integrazione tra l’Azienda Universitaria
Mater Domini e l’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio.
Questo è il momento dell’agire, obbligati dall’emergenza del Covid 19 e dai
gravi ritardi accumulati dalla sanità regionale e partendo innanziututto dalla
risposta alle carenze di personale e quindi dal dover favorire l’assunzione
con contratti a tempo indeterminato di coloro che risultano collocati in
posizione utile nelle vigenti graduatorie concorsuali.a tali
Per tali gravità ci aspettiamo un ferma presa di posizione del Commissario
ad Acta Cotticelli, in considerazione della responsabilità rispetto a funzioni
e poteri ad egli attribuiti.
Ogni ritardo, in tal senso, rappresenterà ancora una volta l’arretramento
sociale della nostra Regione in termini di diritto alla salute che ci vedrà
impegnati instancabilmente nella rivendicazione e nella conseguente
messa in campo di ogni utile azione di mobilitazione degli operatori e
dell’intera cittadinanza regionale.