Manca il “Plaquenil”: istituito un numero verde per i malati autoimmuni

Si tratta di un antimalarico e antireumatico che incide sul sistema immunitario e che viene utilizzato in diversi ospedali per la cura del Covid 19

La paura di essere contagiati dal coronavirus non è vissuta da tutti allo stesso modo. C’è chi davvero teme per la propria salute, perché già ne avverte l’enorme precarietà. E’ il caso dei malati autoimmuni, che in questi giorni hanno pure avvistato il pericolo di vedersi privati di un farmaco di cui non possono fare a meno nel loro percorso terapeutico: si tratta del “Plaquenil”, un antimalarico e antireumatico che incide sul sistema immunitario e che viene utilizzato in diversi ospedali per la cura del Covid 19.

E’ un farmaco che, pur avendo diversi effetti collaterali, incide efficacemente a livello polmonare ed è impiegato con successo nei reparti di malattie infettive, tanto da determinare un’oggettiva difficoltà a reperirlo in chi è tenuto ad assumerlo perché malato di artrite reumatoide o lupus, e  non può assolutamente interromperne la somministrazione. “Sono tante le segnalazioni che sono giunte in questi giorni all’associazione “Cal.m.a” di malati autoimmuni che non trovavano il Plaquenil in farmacia – è il racconto di Luana Maurotti, presidente dell’associazione “Calabria Malati Autoimmuni” – Ci siamo rivolti all’azienda produttrice del farmaco, la Sanofi, che ha dato rassicurazioni al riguardo, dichiarando che allo stato attuale non sussiste alcuna carenza, pur facendo fronte ad una richiesta sempre crescente del farmaco. A disposizione dei pazienti è stato attivato un numero verde, 800536389, da contattare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, ma è indubbio che il problema sussista.

Bisogna armarsi di pazienza prima che qualcuno vi risponda, ed a ciò si aggiunge il doversi recarsi dal medico curante per la ricetta e più volte in farmacia, nonostante le restrizioni del periodo”.  Non tutti i medici di base, infatti, sono attrezzati con le ricette “online” da inviare direttamente in farmacia, pratica che ormai viene eseguita anche all’ospedale Pugliese di Catanzaro: “Non si può prescindere dall’invio della ricetta alle farmacie, specie in questo periodo di emergenza sanitaria ed in riferimento agli ammalati cronici come quelli autoimmuni – dichiara il  responsabile della Struttura operativa semplice di reumatologia dell’ospedale di Catanzaro, Giuseppe Muccari, raggiunto telefonicamente dal CSV di Catanzaro – Anche in ospedale ci ritroviamo a dover fare i conti con una limitazione alla prescrizione di determinati farmaci, tra i quali il Plaquenil. Ragion per cui, agli assuntori abituali del farmaco, dico di insistere nel contattare il numero verde e di segnalarne la carenza affinché provvedano a fornirlo alla farmacia di riferimento.

A coloro invece che pensano di assumerlo in via preventiva perché hanno sentito alla televisione che “fa bene”, dico di desistere, perché non c’è alcuno studio scientifico che attesti che serva a proteggersi preventivamente dal virus. Senza dimenticare che, così facendo, si provoca un grave danno a chi invece è obbligato ad assumerlo”.