Fase due, le proposte del gruppo consiliare “Sellia Marina Domani”

Il documento a firma di Antonio Ferrarelli, Chiara Bonofiglio ,Giuseppe Mercurio, Giuseppina Talarico

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I consiglieri comunali del gruppo  di opposizione di Sellia Marina “Sellia Marina Domani”, Antonio Ferrarelli – Chiara Bonofiglio – Giuseppe Mercurio- Giuseppina Talarico ha affidato a un articolato documento politico le loro proposte per il rilancio del comune in seguito alla crisi determinata dal Coronavirus

2alla luce del difficile momento – si legge – che tutti stiamo vivendo e di quanto saremo costretti ad affrontare nella fase di convivenza con il virus, consci che servirà trovare un compromesso tra la tutela della salute e la ripartenza economica, vogliamo provare ad avviare una fase di confronto costruttivo che parta dal rispetto dei provvedimenti emanati ai vari livelli e permetta, però, di guardare con ottimismo al prossimo futuro. Sforziamoci a fare il possibile affinché il periodo di crisi sia sfruttato per analizzare, correggere e superare alcuni problemi atavici e, perché no, possa diventare un’opportunità per nuove e lungimiranti proposte per il nostro territorio. Stiamo vivendo un momento drammatico della storia del nostro Paese e del mondo, il peggiore dalla fine della Seconda guerra mondiale. Proprio in questi momenti di drammaticità c’è bisogno di remare tutti nella medesima direzione con la consapevolezza che la pandemia cambia tutto e che, con essa, dobbiamo cambiare noi e la politica. L’improvvisazione deve necessariamente lasciar posto ad una programmazione razionale, dinamica e flessibile.

 

Un pensiero va, necessariamente, a chi ha perso la vita, al dolore dei loro cari, ai malati ed un fortissimo ringraziamento va ai più esposti, a chi si è battuto in prima linea negli ospedali, ai medici, agli infermieri, a tutto il personale socio-sanitario, volontario e ausiliario, alla protezione civile, alle forze di sicurezza ed ai cittadini che hanno ben reagito alle imposizioni restrittive nell’interesse del bene comune. Il compito della politica è quello di leggere la realtà e con resilienza proporre soluzioni atte a migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Il nostro ruolo ci richiama, oggi più che mai, al senso di responsabilità e ci impone riflessioni che possano contribuire ad uscire dalla gravissima situazione in cui la vita ci ha trascinato. Accanto alle problematiche sanitarie legate alla vita di ciascuno di noi, e che ha già fatto tante vittime, è necessario affiancare le problematiche economiche e quindi sociali che, ai noi, potrebbero fare più vittime dello stesso virus. Bisogna fare in fretta, non è possibile attendere passivamente esclusivamente i provvedimenti nazionali e regionali o limitarsi ai fondi sovracomunali che eventualmente arriveranno e sforzarsi, invece, a trovare soluzioni comuni ed immediate per imprese e cittadini. La ripartenza deve essere il risultato di uno sforzo collettivo e, pertanto, serve un progetto sistemico, una regia unica. Ora è necessaria, anzi obbligatoria, una pronta risposta dell’Amministrazione, che deve prospettare una serie di soluzioni calate sulla nostra realtà, che leggano le problematiche generali ma tengano conto anche dello stato di potenziale e reale rischio all’interno dei territori. Soluzioni di breve e medio periodo, che si dovranno affiancare e sommare alle azioni più generali che saranno introdotte dal Governo. In qualità di cittadini, imprenditori, genitori e consiglieri comunali abbiamo studiato e sintetizzato alcune proposte che mirano a dare risposte concrete, inutile lamentarsi, bisogna agire senza ritardo anche coinvolgendo le Associazione di volontariato della città, che in questi giorni hanno fatto un lavoro straordinario, le associazioni di categoria e gli stakeholders presenti sul territorio. Ogni forma di contributo, soprattutto in termini di idee, che perverrà potrà aiutare l’Ente a risollevarsi, a far fronte alla crisi che arriverà e, perché no, a trarne un vantaggio per il futuro. Ogni crisi può, se ben gestita, rappresentare una grande opportunità e allora sarà importante che le azioni e le idee che si introducono oggi segnino un solco da percorrere anche in futuro, con l’obiettivo di superare la condizione economica e sociale da cui veniamo per provare a raggiungere un’altra migliore.

 

 

 

All’Amministrazione non basterà trovare risorse economiche attingendo alle varie partizioni di bilancio che nell’emergenzialità si rivelano più utilizzabili, ma sarà, altresì, necessario riorganizzare la macchina amministrativa rafforzando i settori e i servizi che subiranno le maggiori pressioni: lavori pubblici, edilizia, turismo, commercio e servi sociali su tutti. Questa può essere l’occasione per completare la digitalizzazione dei servizi al fine di snellire gli iter burocratici, evitando inutili accessi agli uffici e favorendo il disbrigo da remoto delle pratiche in settori chiave per la sostenibilità economica dell’Ente, dall’edilizia al commercio. Ora che la fase di paura iniziale può essere lasciata alle spalle, che è maturo in ogni cittadino un compiuto senso di consapevolezza e che il rischio di contagio, soprattutto in territori come il nostro, è ridotto serve avviare una “fase 2” plasmata ad una reale ed effettiva ripresa dell’economia reale. Fino a quando le organizzazioni sanitarie e farmaceutiche non predisporranno un vaccino dovremo imparare a convivere con il virus mandando avanti le nostre vite e le nostre aziende e stabilire regole chiare e non necessariamente più restrittive.

 

 SETTORE AMMINISTRAZIONE E POLITICHE SOCIALI: Un’Amministrazione ha tutto il diritto di prendere provvedimenti straordinari per garantire la salute e il bene pubblico, ma poi ha il dovere assoluto di mettere nelle condizioni il proprio paese di poter ripartire. Un primo cittadino, deve battersi con tutte le forze per sostenere la sua economia, le sue aziende, i suoi commercianti al fine di dare loro la possibilità di resistere per poi rigenerare economia anche alle casse comunali. Tante sono le iniziative che l’amministrazione può mettere in atto e/o sostenere, a tal proposito proponiamo ad esempio: • Attivare un Fondo di Solidarietà Sociale promosso dal Comune sia con proprie risorse recuperate dalle minori uscite in alcuni settori e rivolto anche agli Istituti di Credito, alle Imprese e a i singoli cittadini benemeriti e che, trovandosi in condizioni di maggiore serenità economica, vogliano dimostrare la propria generosità con ricadute dirette nel territorio comunale. • “La politica dia il buon esempio”, in momenti di difficoltà come quello che stiamo vivendo è indispensabile promuovere uno spirito di collaborazione reciproca, di solidarietà diffusa e sostenere il concetto che “vinciamo, se vinciamo tutti insieme”. Nel nostro piccolo, con nota che invieremo a breve agli uffici amministrativi, rinunciamo ai nostri compensi di consiglieri comunali per tutto il 2020 e proponiamo ai componenti della maggioranza di rinunciare per lo stesso periodo oltre che alle indennità del gettone di presenza ad una parte delle loro indennità per dare il buon esempio di solidarietà; • In una revisione generale del bilancio comunale e compatibilmente con i vincoli imposti, è necessario rimodulare le scadenze di imposte e tributi al fine di alleggerire il peso sui contribuenti che abbiano avuto danni economici rilevanti dalla crisi sanitaria in corso; Proponiamo, pertanto, di traslare i versamenti e i pagamenti da parte di imprese e cittadini almeno fino al 31 luglio in attesa delle decisioni e delle decretazione del Governo circa il sostegno ai Comuni e agli Enti locali; • Abbiamo visto come sempre più frequentemente il nostro territorio è spesso coinvolto da situazioni di emergenze e di rischio a cui serve far fronte in maniera organizzata e strutturata. A tal proposito si propone l’attuazione del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile che tenga conto di tutti i potenziali fattori di rischio (sanitario, biologico, idrologico, sismico, ecc) e organizzi una macchina capace di far fronte alle emergenze che si verificheranno di qui in avanti e che abbia non solo l’organo decisionale ma anche le “braccia” per intervenire all’occorrenza; • Incentivare e sostenere il lavoro da casa sia nel pubblico che nel privato. Lo “smartworking” è un Istituto da perfezionare ed estendere anche per il futuro, ma bisogna mettere tutti nelle stesse condizioni di potersi esprimere al meglio, pertanto, è necessario iniziare a pensare in tal senso. • Sblocco cantieri cittadini già progettati e finanziati approfittando della loro temporanea chiusura, soprattutto quelli che riguardano i plessi scolastici che potranno essere pronti al rientro a scuola previsto con le nuove modalità di distanziamento sociale. Gli investimenti pubblici nei periodi di crisi sono fondamentali per il sostegno dell’economia locale e non possono essere rimandati e/o ritardati per difficoltà burocratiche; • Nella “fase 2” e comunque fino al prossimo settembre, con la riapertura delle aziende che difficilmente riconosceranno ferie a lavoratori e la chiusura delle scuole, potrebbe essere fondamentale prevedere forme di sostegno per i genitori che lavorano e che non potranno contare sull’aiuto dei nonni per la cura dei figli, o aiuti per gli anziani che vivono soli, per aiutarli a spostarsi se necessario o a fare la spesa.

 

SETTORE COMMERCIO E ATTIVITÀ PRODUTTIVE: • azzerare le tasse comunali per le attività economiche almeno per i tre mesi nelle quali sono state costrette a rimanere chiuse; • per i sei mesi successivi alle date di ripartenza proponiamo che tutte le tasse locali, affitti, suolo pubblico e tasse di pubblicità siano dimezzate alle attività che hanno subito danni dalle misure restrittive di questo periodo; • Per tutti i negozi in genere, concedere la flessibilità dell’orario di lavoro in modo da aumentare le fasce di apertura per ridurre la concentrazione di lavoratori e utenti; • Consentire a tutti gli esercizi commerciali della ristorazione, che ne hanno la possibilità, di utilizzare gratuitamente il suolo pubblico presente nelle immediate vicinanze della loro attività al fine di compensare il numero dei clienti che inevitabilmente si perderanno a causa del necessario distanziamento sociale. Questa misura, opportunamente regolamentata dall’amministrazione, potrebbe garantire l’effettivo rispetto dei protocolli relativi alla sicurezza sanitaria e consentire al contempo il mantenimento del numero dei posti disponibili per i clienti e quindi anche il numero del personale occupato; • Permettere la ripresa della nautica e della pesca dilettantistica purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio che, per molti, risulta un vero e proprio momento di relax all’aria aperta alla stessa stregua degli amanti della corsa e delle passeggiate.

 

 SETTORE TURISMO Il turismo è sicuramente il settore più colpito da questa devastante pandemia, non sarà facile ritornare alla situazione ante coronavirus ma, essendo il settore riconosciuto trainante per territori come il nostro, dobbiamo necessariamente ripensarlo in una nuova veste più smart, digitale, sostenibile e di qualità che permetta di farci trovare pronti nell’immediato futuro che si spera possa arrivare presto. Nella fase iniziale di riorganizzazione però è intanto necessario permettere a tutti gli operatori del settore di sopravvivere e mantenere attive le proprie attività e, proprio in tal senso, l’Ente ha l’obbligo di farsi carico di ogni azione di aiuto e/o stimolo che possa andare in tal senso

Se, come speriamo, la situazione, regionale e meridionale, dovesse migliorare ci potrebbe essere la possibilità in primis di rivolgersi ad un turismo interno quanto mai consistente ed in seconda battuta, se le maglie delle restrizioni governative saranno diversificate per zone geografiche per come promesso, ci si potrebbe rivolgere ad un turismo interregionale da non sottovalutare. In tale ottica è necessario mettere in atto un programma di opportunità per le attività e i pubblici esercizi del territorio che offrirà un nuovo modo di vivere la città, ‘allargandone’ gli spazi, consentendo il distanziamento e relazioni in sicurezza e dando più certezze per la ripresa alle moltissime attività che, direttamente o indirettamente, danno lavoro a tantissime persone. Allora in tale scenario ogni forma di incentivazione agli utenti e di aiuto agli imprenditori può essere fondamentale. Proponiamo ad esempio: • La sospensione dell’imposta di soggiorno per tutto il 2020. • Impiego in spiaggia di una nuova figura quella dello “steward”. Il suo compito sarà di far rispettare le regole, senza sanzionare, ma vigilare in maniera rassicurante e accogliente; • Dotare il territorio comunale di un App o un sistema alternativo che segnala la criticità di capienza della spiaggia come un semaforo. Il fruitore prima di andare in spiaggia potrà avere una panoramica degli affollamenti e così decidere per quella con meno presenze; • Spiaggia: maggiore flessibilità nelle ordinanze di utilizzo, favorirne una maggiore fruibilità anche per la consumazione di pranzo e cena sotto l’ombrellone dalle 12 alla sera. Possibilità di mangiare in spiaggia fino a tarda sera, ‘allungando’ gli orari di fruizione della parte a mare sempre poco sfruttata; • Parchi e luoghi pubblici: favorirne la fruibilità in sicurezza con piazzole, spazi e strutture per pic nic distanziati e disponibilità ad ospitare all’aperto l’attività delle palestre cittadine; • Nuovo suolo pubblico e dehors: concessione di più spazio ai pubblici esercizi, dando ai clienti la possibilità di tornare agli incontri e all’utilizzo della città in totale sicurezza. Messa a disposizione gratuitamente di più metratura per occupazioni suolo pubblico in tutta la città. Quello appena esposto non vuole essere un documento esaustivo, siamo consapevoli che tante sono le situazioni meritevoli di maggiori e ulteriori approfondimenti, ma vuole essere un contributo, uno stimolo da cui partire per pensare ad un domani migliore. Siamo disponibili a dialogare e collaborare per trovare le migliori soluzioni per tutti, perché “Siamo tutti nella stessa tempesta ma con barche differenti” e solo insieme e con un nuovo spirito di reciproca permeabilità tra le parti ne usciremo vincenti e migliori.

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