Parrucchieri e barbieri chiedono a gran voce di riaprire subito

La richiesta anche per fermare il lavoro nero che potrebbe aumentare i rischi della diffusione del coronavirus

“Perché musei e biblioteche sì e per noi che da sempre siamo precisi e rispettosi delle regole d’igiene non è possibile anticipare l’apertura?”. E’ la semplice domanda che si fa un gruppo di barbieri e parrucchieri, ma in generale il mondo che si dedica all’estetica del corpo, rivolgendosi a chi questa decisione l’ha rinviata, almeno per il momento, addirittura all’1 giugno. C’è chi per riaprire subito, motivando la richiesta naturalmente sul bisogno impellente, come tutti in questa fase che ha fatto sprofondare tante categorie in una crisi economica, si è rivolto attraverso il proprio legale al prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, loro hanno deciso di parlare, cuore in mano, alla webcam del loro smartphone tentando di smuovere l’animo di chi prende decisioni in alto: “Anche perché bisogna disincentivare il lavoro nero che come una piaga sta prendendo piede ed è seriamente pericoloso, quello sì, per la diffusione del coronavirus

barbieri e parrucchieri protesta per riaperture