Riccio: “Che fine hanno fatto i lavori per l’ampliamento del padiglione malattie infettive al Pugliese?”

Perché i lavori previsti della durata di due mesi non sono ancora iniziati?

“Soltanto pochi mesi fa, lo scorso maggio, il dottore Lucio Cosco, primario del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Pugliese, informava i cittadini che il nosocomio di Catanzaro avrebbe presto potenziato le proprie strutture per affrontare al meglio un eventuale ritorno dei contagi da covid-19. Dopo che è tramontata l’ipotesi di creare un “centro Covid regionale”, è stato detto che il padiglione destinato alle malattie infettive sarebbe stato potenziato con la realizzazione delle postazioni per le degenze a pressione negativa, le terapie intensive e le dialisi. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Eugenio Riccio. 

La domanda d’obbligo oggi è: che fine ha fatto questo importante progetto? Perché i lavori previsti della durata di due mesi non sono ancora iniziati? Possibile che anche relativamente a una problematica così rilevante, qual è il Covid in Calabria, nella città Capoluogo si sonnecchia avendo sempre più la certezza di una classe dirigente incolta e impreparata? Sembra che il progetto di potenziamento strutturale proposto dall’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, da maggio ad oggi, non meriti una risposta da parte dei commissari nazionali e regionali incaricati di gestire l’emergenza covid. Un intervento strategico – prosegue la nota – per rendere del tutto autonomo l’ospedale nella gestione dei pazienti Covid e nelle cure di tutte le categorie più fragili, come i bambini e i giovanissimi che si apprestano a tornare a scuola, il tutto anche per evitare il sovracaricamento dell’ottimo reparto di pediatria di Catanzaro. Il dottore Cosco si è guadagnato la massima stima sul campo, è tra i pochi ad aver dimostrato serietà e competenza. L’auspicio è che le professionalità catanzaresi in campo sanitario possano essere ascoltate e supportate come meritano”.