Il consigliere provinciale e sindaco di Sellia Davide Zicchinella: no alla chiusura scuole

"Facciamo si che la Dad sia una Extrema Ratio, non una facile soluzione per tappare falle amministrative e politiche"

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No alla chiusura delle scuole. Non ha dubbi il consigliere provinciale Davide Zicchinella. Il primo cittadino di Sellia la pensa come la stragrande maggioranza dei docenti italiani: la didattica a distanza ha limiti che non si devono sottovalutare.

Accorato è l’appello alla Regione Calabria per far sì che tutto resti così com’è con alunni in presenza almeno nel primo ciclo: “Per alleggerire il carico di lavoro delle strutture sanitarie territoriali come pediatri di Libera Scelta, a livello nazionale, abbiano dato – scrive il medico prestato alla politica- la nostra disponibilità ad effettuare, nei nostri studi, la vaccinazione antinfluenzale ai bambini da 6 mesi e 6 anni (Io inizierò dalla prossima settimana) ed a quelli con patologie croniche.  Per lo stesso motivo abbiamo accettato di effettuare, sempre nei nostri studi, i tamponi rapidi (per ricerca antigene Sar-Cov2),  non appena ci saranno forniti, per effettuare un screening serrato, specialmente, ai bambini scolarizzati che ne avessero necessità.

In questo modo favoriremmo l’opera di tracciamento dei Dipartimenti di Prevenzione. Abbiamo accettato di prenderci un’ altra “quota di rischio” (come se fare il pediatra non, fosse di per sé, un mestiere tanto bello quanto difficile). Ma se la Regione chiuderà in Calabria le scuole di ogni ordine e grado ( dopo aver chiuso la secondaria di secondo livello) tutto questo sarà davvero poco utile. Prendiamoci almeno due settimane di tempo per vedere gli effetti dell’ultimo DPCM. Se la curva dei contagi non dovesse raggiungere valori non più accettabili potremmo tentare di arrivare a ridosso delle vacanza di Natale, allungandole magari di due,  settimane. Solo chi ha figli che frequentano i primi cicli di studio può capire le difficoltà emotive, organizzative e pratiche della Didattica a Distanza nei bambini. Malgrado il grande impegno del corpo docente tutto. Facciamo si che la DAD (acronimo che abbiamo imparato a conoscere sulla nostra pelle) sia una Extrema Ratio, non una facile soluzione per tappare falle amministrative e politiche. #scuolainpresenza.”

Non sono i pochi anche i presidi che rammentano l’esigenza di socialità, di collettività  da parte dei discenti: la Dad sottrae la dimensione umana alle comunità educanti.

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