Covid 19, Confagricoltura: zona rossa sarebbe campana a morto per la Calabria

Presidente Statti: Governo trovi diverse formule contro il virus

“Suonerebbe come una campana a morto per molte delle attività produttive della nostra regione l’istituzione della zona rossa per la Calabria. Un’eventualità da scongiurare con tutte le forze per non decretare la fine definitiva di molte realtà già duramente provate dai mesi di lockdown”. Così, in una nota, Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria.

“Sarebbe una scelta – dice ancora Statti – che penalizzerebbe oltremodo intere categorie di imprese e di lavoratori che vivono e operano in una regione che già sconta ritardi storici in termini di infrastrutturazione e di offerte di servizi rispetto ad altre aree del Paese. E che per questo si trova in fondo alle classifiche non solo nazionali in materia di occupazione e di ricchezza prodotta. Proprio per questo una decisione del genere assesterebbe un colpo mortale alla fragile economia calabrese che con grandissima fatica stava cercando di risalire la china dopo le chiusure imposte in primavera a causa sempre del Coronavirus”.

Secondo Statti, “intere filiere produttive di fatto verrebbero duramente colpite. Penso. ad esempio. alla ristorazione e ai servizi di mensa, che con la sospensione delle loro attività comprometterebbe anche il settore agroalimentare calabrese considerato che rappresenta in molti casi il principale fornitore. Un effetto domino che la nostra regione non può proprio permettersi. Inoltre questa decisione non è accettabile neppure alla luce dei dati epidemiologici che evidenziano una bassa incidenza di casi Covid in Calabria rispetto ad altre regioni che viceversa ne registrano maggiori ma restano non ricomprese tra le zone rosse di prossima istituzione.

Una beffa resa ancora più amara dalla constatazione che le motivazioni a supporto della chiusura possano essere addebitate alla scarsa preparazione della macchina sanitaria calabrese a fronteggiare il diffondersi del virus. Il futuro di imprese e lavoratori di questa regione non può essere compromesso da chi avrebbe dovuto agire per tempo e garantire livelli adeguati di servizi per affrontare con serenità un’epidemia la cui recrudescenza era già prevista da tempo. È scandaloso che questo possa accadere senza che nessuno faccia sentire con forza e determinazione la propria contrarietà”.

“Chiediamo al Governo – afferma il presidente di Confagricoltura Calabria – di non procedere in questa direzione, ma di individuare assieme diverse formule per contenere il virus in Calabria attraverso un rapido potenziamento del sistema di prevenzione e di assistenza sanitaria alla popolazione. Per questo chiediamo un incontro urgente con l’esecutivo Conte per tracciare soluzioni che possano offrire risposte valide sia a fronteggiare l’emergenza sanitaria ma anche a garantire la ripresa economica di una regione già schiacciata dalla crisi scatenata dalla prima ondata di contagi”. (ANSA).