Norme anticovid, in Prefettura a Catanzaro riunione con forze dell”ordine e sindaco Abramo

Si è fatto il punto sull'applicazione delle disposizioni nazionali e locali

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Nella giornata di oggi il Prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta ha presieduto un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale hanno preso parte, oltre che i vertici provinciali delle Forze di Polizia, anche il Sindaco di Catanzaro. Oggetto del confronto è il recente D.P.C.M del 02 marzo 2021 che costituisce la nuova cornice regolamentare di contrasto al contagio da “Covid-19”, con decorrenza dal prossimo 6 marzo e sino al 06 aprile, e recante l’aggiornata classificazione delle aree di rischio rispetto alla diffusione del contagio.

Viene confermata la centralità del monitoraggio dell’andamento del fenomeno epidemiologico, a cadenza almeno settimanale a cura del Ministero della Salute e indicato, in termini numerici, il rapporto tra contagiati ed abitanti posto a riferimento delle aree di rischio “rossa”, arancione”, “gialla” e “bianca”. In tema di prescrizioni a carattere generale, valevoli sul territorio nazionale, è ribadito il divieto di spostamenti tra Regioni salvo che per comprovate esigenze lavorative, necessità o salute, con possibilità di rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. In tema di misure relative alla “zona gialla” che, come noto, individua l’attuale livello di rischio della Regione Calabria, restano fermi i divieti di spostamento dalle ore 22,00 alle ore 05,00 del giorno successivo, salvo sempre che comprovate esigenze lavorative, necessità o salute.

Rigoroso continua ad essere il divieto di svolgimento di ogni manifestazione pubblica , consentito solo in forma statica e nel rispetto delle distanze interpersonali. Anche le cerimonie pubbliche — siano esse laiche o religiose – si svolgono nel rispetto dei protocolli vigenti e sempre in assenza di pubblico. Analoghe prescrizioni sono mantenute per i luoghi ove possono crearsi assembramenti (parchi, ville e giardini pubblici) assoggettabili comunque, dalle autorità cittadine, a temporanei provvedimenti amministrativi contingibili di chiusura, come quelli vigenti per i giardini “San Leonardo” di Catanzaro o per il quartiere di Catanzaro Lido. Stesse cautele di distanziamento sono prescritte nei luoghi di culto, che tengano conto delle dimensioni e caratteristiche dei luoghi stessi. Continuano ad essere sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, lire-club e in altri locali e spazi anche all’aperto. Specifica e differenziata disciplina riguarda le attività di ristorazione consentite dalle ore 05.00 alle ore 18.00.

Dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, residuando la sola ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Particolare rilievo assume la prescrizione secondo cui per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle contrassegnate da un preciso codice commerciale (codice ateco 56.3), l’asporto è consentito esclusivamente sino alle ore 18.00 Vi rientrano, in via esemplificativa bar e altri esercizi simili, senza cucina.

L’organizzazione scolastica continua a prevedere modalità differenziate in relazione al ciclo di istruzione, con organizzazione della didattica in presenza per i sevizi educativi per l’infanzia, scuola d’infanzia e primo ciclo di istruzione e con il recepimento di forme di flessibilità, presenza alternata a distanza, per i cicli di istruzione superiore. I trasporti pubblici continuano ad essere sottoposti ai protocolli di settore che ne limitano la capienza. Anche in questa fase attuale, connotata da un progressivo ampliamento della campagna vaccinale, l’auspicio è il mantenimento di livelli di condotte responsabili, come quelle sinora, di massima. rilevate. rispettose delle nuove disposizioni da cui dipende la sottoposizione del territorio al pertinente scenario di rischio, l’isolamento tempestivo di eventuali focolai, la tenuta del sistema ricettivo sanitario e, più generalmente. la complessiva salvaguardia della salute pubblica

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