Green pass, no di Confesercenti: “Ennesima vessazione”

Il neo presidente dell'associazione di categoria Vitaliano Mongiardo: "Assurdo chiedere ad un ristoratore o ad un barista di accertare un dato personale. Solo l'annuncio dell'introduzione del pass alla francese ha provocato disdette, 50% in meno rispetto al 2020".

“Si è ripreso a lavorare da poco più di un mese, bisogna lasciare respirare le attività ma sembra che la ventata di ottimismo è durata poco”. Così Vitaliano Mongiardo, neo presidente di Confesercenti Catanzaro, commenta un’eventuale ipotesi di un green pass ‘alla francese’ ovvero per frequentare bar, ristoranti, treni o aerei, ovvero tutti i luoghi di socialità, come deciso in Francia dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron a partire da agosto per contrastare la variante Delta del Covid.

“Tutto assurdo. – continua Mongiardo – Siamo in piena estate e si vive all’aperto, anche le norme che hanno consentito di allargare gli spazi all’aperto fanno sì che la maggior parte dei locali viva all’esterno e quindi sottolinea Mongiardo, un rischio di contagio basso o bassissimo, anche i dati delle ospedalizzazioni non sono lontanamente paragonabili a quelli di aprile e ci confortano. Credo sia prematuro in questa fase stravolgere una situazione che tutto sommato è abbastanza sotto controllo, con comportamenti responsabili, rispettando le regole, si può andare avanti in questo modo”.

Prosegue il presidente di Confesercenti: “Mi chiedo, un ristoratore o un barista si dovrebbe mettere ad accertare un dato personale o si dovrebbe fidare di quello che dice un cliente? La vedo troppo difficile. Riteniamo che in questa fase non sia necessario il green pass per i locali, se invece i dati dovessero peggiorare e magari si dovesse ricorrere a zone arancioni o rosse, allora sì che andrebbe preso in considerazione. Spero comunque che non sarà mai necessario. Con l’informativa della campagna vaccinale anche nelle prenotazioni alberghiere si era registrato un +20% ma da quando si parla dell’introduzione del green pass sono arrivate le disdette e ad oggi si calcola un -50% rispetto al 2020 già fatto danni solo ad anticipare il suo arrivo, immaginiamo cosa possa succedere a breve”.

“È troppo importante – conclude Mongiardo – lasciare che l’economia possa circolare, parecchie attività oggi hanno la possibilità di respirare un pò, non si può subire l’ennesima vessazione dando responsabilità ai gestori di mettersi il cappello anche di controllare e subire anche eventuali chiusure. Buonsenso oggi più che mai da tutte le componenti sociali”.