Evasione fiscale e ‘falsi poveri’ in aumento in Calabria nel 2012

Il bilancio della Guardia di finanza illustrato dal generale Michele Calandro

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    Anche quest’anno il comandante del Comando Regionale Calabria della Guardia di Finanza, generale di divisione Michele Calandro, ha presentato ai giornalisti il consuntivo dell’attività istituzionale svolta dal Corpo nei vari settori di servizio, dai Reparti della Guardia di Finanza in Calabria. All’incontro, allestito nella sala convegni della caserma “P. Laganà”,  sede del Comando Regionale, con il generale Calandro hanno partecipato anche il Capo di Stato maggiore, colonnello t. St  Giovanni Monaco ed il comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, tenente colonnello Giovanni Legato.

    «I risultati ottenuti dai reparti della Calabria nel 2012 – ha spiegato il generale Calandro –  forniscono in modo emblematico, per qualità e articolazione, un quadro assai rappresentativo sia della missione affidata alla Guardia di Finanza, sia delle fenomenologie illecite che caratterizzano, sul tema della legalità economico- finanziaria, questa regione. La Guardia di Finanza in Calabria – ha proseguito – ha intercettato molte illecite intrusioni della criminalità organizzata nell’economia, ha disarticolato imprese a capitale mafioso, ha recuperato liquidità e patrimoni illecitamente accumulati ed ha esteso la propria ricerca fuori dai confini regionali, seguendo i flussi finanziari e gli investimenti realizzati dalle cosche, spesso abilmente occultati attraverso ingegnose architetture societarie». Complessivamente – si legge nella relazione – sono stati eseguiti 631 accertamenti patrimoniali antimafia, sequestrati e confiscati beni alla ‘ndrangheta per 838 milioni; sequestrate oltre 2,3 tonnellate di droga, arrestati 96 responsabili; sequestrati  290mila prodotti con marchi contraffatti, denunziati 157 responsabili; intercettati lungo le coste calabresi 2.108 immigrati clandestini ed  arrestati 19 scafisti. «Noi riteniamo che, per un efficace contrasto alla ‘ndrangheta, alle indagini di polizia giudiziaria, agli arresti e alle condanne, debba accompagnarsi sempre lo spossessamento dei suoi patrimoni e delle sue imprese: la sottrazione di ricchezza alla criminalità, infatti, è non solo un atto di giustizia ma anche un modo concreto per impedirle di affermarsi, di crescere, di soverchiare tutta la platea delle persone che fanno impresa affrontandone con coraggio i rischi e rispettando le regole».

    Quindi il generale Calandro, nell’esporre i dati relativi ai risultati ottenuti nel 2012, li ha raffrontati con quelli dello scorso anno. «Sono cresciuti i dati dell’evasione fiscale scoperta (+14% per l’IVA, +5% per le Imposte sui redditi, +10% per le accise), è aumentato il numero delle persone denunziate per reati fiscali (+7%); è cresciuto (+24%) il dato relativo ai finanziamenti indebiti percepiti a carico del bilancio nazionale e degli enti locali, è fortemente aumentato l’ammontare delle indebite percezioni a danno degli Enti previdenziali (+47%), mentre è stato meno consistente rispetto al 2011 l’ammontare delle indebite percezioni di finanziamenti comunitari scoperte (-26%); è fortemente aumentato il numero dei soggetti denunziati per riciclaggio (139 rispetto ai 30 del 2011), è altresì cresciuto l’ammontare del riciclaggio accertato (24 milioni, pari a un incremento del 46% rispetto all’anno precedente); sono significativamente aumentati i beni sequestrati alla ‘ndrangheta, passati dai circa 300 milioni del 2011 ai 472 milioni del 2012 e quelli confiscati (da 250 a 367). Inoltre, nel 2012, sono state avanzate proposte di sequestro di beni, tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, per 697 milioni; è diminuito il numero delle persone arrestate per traffico di stupefacenti (-20%), ma è raddoppiato il quantitativo complessivo della droga sequestrata, passato da 1,1 tonnellate del 2011 al 2,3 tonnellate del 2012; sono aumentati i dati relativi ai reati fallimentari, sia per numero di violazioni accertate (82 contro le 68 del 2011), sia per numero dei soggetti denunziati/arrestati (172 contro i 124 del 2011), mentre sono diminuiti i casi di usura scoperti (24 soggetti denunziati/arrestati, contro i 68 del 2011); è aumentato il numero dei soggetti denunziati/arrestati per reati contro la Pubblica Amministrazione: in particolare, quelli per peculato (36 contro i 10 del 2011), per corruzione e concussione (63 contro i 22 del 2011), per abuso d’ufficio (150 contro gli 86 del 2011), per turbativa negli appalti e nelle forniture pubbliche (53 contro i 27 del 2011); i danni erariali accertati (195,4 milioni) sono in linea con quelli del 2011 (194,6 milioni)».

    Infine, il Comandante Calandro ha illustrato, a grandi linee, quello che sarà il piano d’azione del 2013 che prevede: il rafforzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale, l’aggressione a fenomeni evasivi di massa, l’intensificazione del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica ed il rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti.

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