‘Intimidazioni, un bollettino di guerra. La solidarietà non basta più’

La riflessione della presidente di 'Risveglio ideale' e consulente della commissione nazionale antimafia, Angela Napoli


“Penso non si possa più rimanere insensibili innanzi al “bollettino di guerra” che ogni giorno viene propinato ai cittadini calabresi. Solo oggi apprendiamo: nuova intimidazione ad Arturo Bova, Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta; oscura incursione nel palazzo del figlio del Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri; in fiamme l’auto dell’ex sindaco di Crotone, Giancarlo Sitra; a Lamezia Terme una bomba è esplosa nei pressi del garage dell’abitazione di un Agente della Polizia Penitenziaria”. E’ quanto afferma in una nota Angela Napoli, consulente della Commissione nazionale antimafia e presidente dell’associazione “Risveglio ideale”.

        “Nei giorni scorsi: a Lamezia Terme incendiata l’auto del giornalista Pasqualino Rettura; intimidazioni contro il sindaco di Gioiosa Ionica, Salvatore Fuda; ennesimo atto intimidatorio ad una cooperativa di Goel Bio. Senza poi dimenticare tutti gli atti intimidatori, in particolare in provincia di Reggio Calabria, che hanno costretto a tutelare la sicurezza personale di imprenditori, giornalisti, testimoni di giustizia, ex sindaci ed altri – continua Angela Napoli -. Innanzi al reiterarsi di atti intimidatori così pesanti e preoccupanti, credo non siano più sufficienti, anche se necessari, gli attestati di solidarietà, bensì servano grandi atti attività d’intelligence per individuare i responsabili, nonché la certezza dell’espiazione della pena per coloro che si rendono responsabili di simili vili atti. Contemporaneamente – conclude la nota della presidente di “Risveglio ideale” – occorrerebbe anche molta solidarietà da parte dei cittadini, i quali spesso tendono ad isolare, piuttosto che stare vicino a coloro che amministrano la cosa pubblica o espletano il loro incarico elettivo all’insegna della trasparenza, della responsabilità e del coraggio”.