LA STORIA Daniela, ragazza down da voto trenta sul libretto

Studia Scienze dell'educazione a Cosenza. Impegno e determinazione verso la laurea

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    ‘Mi piace troppo studiare’. Lo ripete sempre Daniela, e con quanta determinazione ha voluto quel diploma per poter realizzare il suo obiettivo. Andare all’università. Daniela, ventidue anni, è una ragazza down da voto trenta sul libretto. Già, quel trenta in filosofia, mentre l’università la sta facendo con, ogni anno, sempre il segno più rispetto ai crediti da raggiungere. ‘Il professore di Filosofia, all’Unical, molto rigido, le ha fatto tante domande. Poi quel voto, con l’assistente che non ha potuto trattenere la commozione ed è spuntata qualche lacrima’, racconta Filomena, una madre orgogliosa. E così il 30 in filosofia, ma anche i 28, i voti sopra al 25, le giornate sempre dedicate con cura ai libri e al suo corso di studi, Scienze dell’educazione. Le risate felici di Daniela, ad ogni nuovo esame superato. Anche tanta fatica dietro. ‘Ma all’università di Cosenza – racconta Filomena, – abbiamo trovato un ottimo servizio per i diversamente abili, l’ateneo è attrezzato con un ufficio apposito e c’è un’associazione che ci aiuta, così spesso l’accompagniamo noi con la tutor quando deve frequentare e alloggia alla casa dello studente quando deve sostenere gli esami’. Il sostegno garantito a questa studentessa volenterosa e fuori sede all’università della Calabria è costante.

    Non è stato, non è tutto rosa e fiori. ‘Di Daniela – racconta sua madre – mi ha sempre colpito la determinazione. Sin dalle superiori. Quando voleva a tutti i costi il diploma perché, così come aveva visto fare a sua sorella, voleva andare all’università’.

    Frequenta l’istituto tecnico con indirizzo generale, i suoi genitori avrebbero voluto farle seguire un percorso semplificato, ma alla fine Daniela fa un percorso differenziato che dà un attestato e non il diploma. ‘Ma io voglio andare all’università, voglio continuare a studiare’, ripete lei  con tenacia, e con tenacia frequenta allora un ulteriore anno di studi privati per ottenere il diploma di maturità.

    Per Daniela si aprono allora le porte dell’Unical. I testi universitari a volte sono complicati, ma insieme alla tutor è facile semplificare, e lei  impara tranquillamente. I risultati che ha lo dimostrano. ‘Il concetto delle diverse abilità – dicono le sue amiche – si comprende bene con questa storia’.

    ‘Non c’è niente di più bello per noi genitori di vedere la sua contentezza ogni volta che supera un esame, questo ripaga da qualsiasi sforzo’. E così a volte Daniela studia anche senza il sostegno della tutor, come per l’esame di Linguistica, preparato in tempi record ripetendo insieme a mamma Filomena. ‘Cerchiamo di farle frequentare i corsi il più possibile – racconta Filomena –; la mia esperienza con mia figlia mi porta a dire una cosa sola: spero che nelle scuole ci sia sempre più sensibilità, e che ci si creda in questi ragazzi, è fondamentale che gli insegnanti dimostrino di credere in loro e li aiutino ad andare avanti’.

    Filomena, da parte sua, in Daniela non ha mai smesso di credere. Sin dai primi esercizi con la logopedista quando era piccola, la conoscenza del mondo che passa per prima cosa attraverso i cinque sensi.

    La conoscenza del mondo che intanto non si ferma per questa futura dottoressa e suoi trenta sul libretto.

    Laura Cimino 

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