Verso Catanzaro-Reggina, tornerà la difesa a quattro per i giallorossi

Zavettieri nella pioggia prova Prestia e Patti centrali. Due alternative per le fasce Esposito-Pasqualoni e Sabato-Imperiale

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    Meno di quarantottore e per le aquile arriverà implacabile il momento della verità: partito un minuto dopo il triplice fischio di domenica scorsa a Foggia, il countdown per il derby salvezza contro la Reggina è finalmente giunto agli ultimi rintocchi. Contro gli amaranto i giallorossi non potranno non vincere, consapevoli che un ulteriore passo falso (mezzo o completo che sia) potrebbe rivelarsi letale ai fini del mantenimento della categoria. La marcia di avvicinamento al match è proseguita anche oggi sul terreno di gioco del “Federale” con una seduta prettamente tecnico tattica sferzata dalla pioggia.         

    Formazione  Per ciò che concerne il possibile undici titolare, anche questa volta il tecnico sembrerebbe intenzionato a non scoprire anzitempo le carte, confondendo le acque per non dare punti di riferimento a stampa ed avversari. L’unica certezza, al momento, è che la difesa a cinque sperimentata a Foggia verrà accantonata per lasciare spazio ad un modulo un po’ più spregiudicato e propositivo, uno schieramento (si spera) capace di mettere le aquile in condizioni di fare la partita e non essere rinunciatarie. L’ipotesi su cui si sta lavorando in queste ore è quella di una difesa a quattro con Prestia e Patti centrali, assistiti sulle fasce da due a scelta tra le coppie Esposito-Pasqualoni e Sabato-Imperiale. La sessione di oggi ha visto l’ex Lupa Roma disimpegnarsi da esterno basso con lo spostamento di Esposito sulla linea di mediana; probabile che lo stesso possa essere fatto anche dall’altra parte ma è da capire se il tecnico vorrà confermare il brillante classe ’99 tra i titolari o magari rimettere Patti sul lato mancino e inserire capitan Di Bari al centro. Un guazzabuglio mica da ridere a ben vedere, dal quale dipenderà anche il volto del centrocampo. Out Carcione (questa mattina al “Federale” ma in abiti borghesi), a dirigere l’orchestra ci penserà Maita, supportato da Van Ransbeeck e forse Icardi o Bensaja. In avanti Tavares dovrebbe essere un punto fermo mentre Giovinco e Basrak si contenderanno da qui a domenica l’altra maglia disponibile.                 
    Numeri- Volgendo lo sguardo alla statistica, quello di domenica sarà il ventiseiesimo incontro tra Reggina e Catanzaro al “Ceravolo”; score al momento largamente favorevole ai padroni di casa con un bilancio di tredici vittorie contro cinque e sei pareggi. Per risalire all’ultimo successo ospite occorre tornare all’aprile 1989 quando la Reggina di Nevio Scala riuscì a superare i giallorossi di Gianni Di Marzio e Massimo Palanca per 1-2 (doppietta di Onorato, gol di Miceli). L’ultimo squillo delle aquile, invece, è datato 21 dicembre 2014 con la spettacolare rovesciata della meteora Fofana (unico gol del francese in giallorosso) a firmare il successo per gli uomini di Sanderra. Abbastanza fitta la lista degli ex con incroci interessanti anche per ciò che concerne lo staff dirigenziale: al centrocampista Mattia Maita (prodotto del vivaio reggino, passato al Catanzaro per la prima volta nel 2011 e tornato in giallorosso all’alba della stagione scorsa), al portiere Daniel Leone (anch’egli cresciuto nel settore giovanile amaranto e tesserato dai giallorossi a luglio di quest’anno) e a capitan Di Bari (in riva allo Stretto nella stagione 2012/2013) si è aggiunto da qualche settimana anche il team Manager Nino Scimone, in passato dirigente amaranto sia con Foti che con Praticò. Fin qui i curricula tra campo e panchina ma il legame con la città dello Stretto coinvolge anche le fila societarie con i tre “reggini di nascita” Cosentino Giuseppe, Cosentino Gessica e Carmelo Moro. 

    Gianfranco Giovene

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