Degrado e abbandono nel quartiere Fortuna: allarme dell’associazione a Voce Alta

Non è solo la situazione della scuola di via Forni a preoccupare 

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    La situazione di abbandono e degrado del quartiere Fortuna è al centro di un intervento dell’associazione a Voce Alta. Fabio Carlone, presidente del sodalizio scrive che A voce Alta era “fiduciosa delle rassicurazioni fatte dal nostro assessore  Longo  riguardo la scuola di via Forni, il quale aveva garantito  che a breve ci sarebbero stati risvolti positivi, trascorso un anno il tutto é peggiorato . La scuola è diventato un centro accoglienza, la struttura è occupata da presunti clandestini che ormai ne hanno fatto fissa dimora e con l’arrivo dell’inverno nelle ore serali dalla sutura si elevano colonne di fumo dovute a focolari improvvisati  e come se non bastasse un via vai  di persone  di diversa etnia ,per lo più giovani, da qualche tempo  insospettisce gli abitanti del quartiere, i quali non si spiegano cosa possano trovare di così interessante e ricreativo in quella struttura.

    Un quartiere che lentamente  grazie alla favorevole posizione, attraversato da una delle strade che collega il borgo marinaro alla città ad alta percorrenza, ha consentito l’espandersi delle più diverse attività commerciali le quali negli ultimi tempi sono state prese di mira, subendo dei  furti anche in pieno giorno, a tutto ciò se aggiungiamo i furti di autovetture e in appartamento ormai quotidiani ciò ha  reso il quartiere invivibile in termini di sicurezza , non solo a discapito degli esercenti in quanto molte persone preferiscono recarsi altrove per fare acquisti sentendosi più tutelati da un servizio di vigilanza ovviamente privato , pur riconoscendo alle forze dell’ordine  interventi tempestivi e risolutivi in molte occasioni , ma la gente ha paura.

    La parte non in vista, o per meglio dire, quelle non prospiciente alla via principale, e nel più completo abbandono, la zona alta sulla quale si è pensato bene di costruire visto il panorama che offre , oggi  corre un serio pericolo , ci riferiamo a via Sorrento dove il muro di contenimento fatto erigere dall’ Aterp mostra evidentissimi segni di cedimento, il manto stradale a più riprese violentato dai continui lavori per i servizi, mai ripristinato a dovere  per usare la frase di un abitante ottantenne del quartiere U SOLITU RAPPEZZU NA LICCATEDRA (Lavoro di facciata ).  Più volte segnalato negli anni, dagli abitanti del quartiere, sia a chi di competenza oltre che sulla stampa, oggi é diventato un vero pericolo a limite di ogni legge della fisica .

    Nello stesso quartiere un altra strada (via Stretto Antico)  non gode di situazione migliore , buche e degrado urbano,  in caso di pioggia diventa un vero e proprio  torrente di fango  e successivamente uno  stagno ,  disagio per gli abitanti, senza dimenticare che in questa via é ubicata un altra  scuola (Casalinuovo) dove  i genitori lamentano grandi disagi e timori in particolar modo per quanto concerne la sicurezza  nelle ore di punta, all’entrata e all’uscita dalla scuola.

    Il quartiere Fortuna si estende fino alla stazione di Catanzaro Lido , dove ormai una presenza costante o per meglio dire bivacco di gente delle più svariate etnie, hanno reso l’unica via pedonale per raggiungere il quartiere marinaro, una specie di frontiera per quanti era consuetudine recavisi  per motivi scolastici, lavorativi e quanto altro.

    Quartiere Fortuna, nuovo simbolo di una città in decadenza, i sui abitanti ormai stanchi ma non tutti rassegnati A voce alta reclamano il diritto a vivere il proprio quartiere, basta con il disserbo di facciata, la buca rappezzata, l’intervento tampone, i continui furti, ormai neanche più denunciati, basta essere importunati da gente che bivacca o usa strutture e servizi dei cittadini a propio uso e piacere.

    A voce Alta  si associa al malumore dei cittadini del quartiere Fortuna, lancia l’ennesimo appello a chi di competenza,  sperando di avere risposte non con il solito articoletto tampone ma avendo la compiacenza di un colloquio diretto per avere risposte celeri e atti concreti e  non vedere dei pover operai cercare di togliere i tronchi di palma  nei giardinetti sempre del quartiere Fortuna dopo oltre un anno dalla nostra prima segnalazione con un mezzo non idoneo e vedendosi costretti a sospendere il lavoro.

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