Lettera aperta dei componenti della graduatoria Oss di Reggio Calabria

Rivendicano la chiamata nei singoli ospedali delle province così come vorrebbero i decreti di Scura e dicono: 'Non abbiamo niente contro i precari di tutte le aziende sanitarie del territorio regionale, ma non vogliamo essere dimenticati'


Riceviamo e pubblichiamo

Gentilissima redazione di Catanzaro Informa, siamo i componenti di una graduatoria di operatori socio sanitari unica  a livello regionale, emanata dal Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, dove la stessa graduatoria è composta da gente di tutta la regione Calabria, operativa dal 08 marzo 2018.
Oggi più che mai ci sentiamo in un tunnel senza luce, da tutte le vicende che stiamo assistendo, nel vederci ignorati da tutti i vertici aziendali sanitari della nostra regione, quando questa graduatoria a livello regionale unica ad oggi doveva servire per coprire la carenza di questo nostro profilo professionale su tutto il territorio  calabrese come da decreto del commissario Scura che ne autorizza l’assunzione per la specifica figura “O.S.S.”.

Ma le vicende cui stiamo assistendo con tanta umiliazione non lo dimostrano.

Teniamo ad evidenziare alcuni esempi di quanto riscontriamo:

  • Azienda Universitaria Materdomini che ha indetto  l’espletamento di un concorso dello stesso profilo professionale con  circa cento unità, quando con le stesse unità si sarebbe azzerato questa graduatoria e allora si che si poteva iniziare a parlare di nuovi  concorsi, e risparmiando del denaro pubblico, visto lo stato di salute economica che versa la nostra regione, e si eviterebbe una guerra tra poveri.
  • Azienda Ospedaliera di Cosenza ha stipulato la convenzione con il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria per attingere dalla graduatoria, ad oggi  non vediamo rispettata questa convenzione, nonostante ci siano i posti vacanti e autorizzati dai decreti Scura per sopperire alla carenza di  questa figura professionale. 

Continuiamo a non capire il fine di tutto questo, ci sentiamo doppiamente dei precari di questo sistema sanitario, quando con un po’ di buon senso si potrebbero riunire tuti i vertici aziendali delle strutture sanitarie del territorio calabrese intorno a un tavolo e si metterebbe fine a questa odissea che stiamo vivendo, perché i posti vuoti da coprire ci sono, senza bandire concorsi e formare graduatorie regionali che rimangono appese, e contemporaneamente affossare il sogno di tanti professionisti che si vedono in un tunnel senza luce, dove la fame di lavoro sappiamo tutti in che stato è in Calabria.

Chiudiamo la presente lettera aperta lanciando un appello alle singole prefetture della Calabria: se tutto questo che sta accadendo è normale, ci organizzeremo con delle nostre delegazioni sui vari territori per essere ascoltati dai vertici istituzionali, perché riteniamo una ingiustizia il non tenere presente l’unica graduatoria a livello regionale, per il profilo di operatore socio sanitario.

Uno spiraglio di luce lo abbiamo visto solo dalla provincia di Catanzaro, tra l’Azienda sanitaria provinciale e Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio.

Infine teniamo a precisare che non abbiamo niente contro i precari di tutte le aziende sanitarie del territorio regionale, anzi siamo i primi che diciamo che i precari debbano avere quello che la legge consente, ma noi non vogliamo assolutamente essere dimenticati, perché allo stesso tempo noi come graduatoria di idonei ci sentiamo fortemente dei precari, alla luce di quanto evidenziato“.

COMPONETI GRADUATORIA OSS RC