Bosco: ‘Siano e il ponte sul nulla’

Perché i lavori, seppur avviati, sono stati sospesi per non riprendere più?


Dichiarazione del consigliere comunale Gianmichele Bosco (Cambiavento):

“Via dei Garofani e quel ponte di cui non si sa niente e di cui continua a non sapersi nulla. A seguito di segnalazioni (video e scritte), di sopralluoghi e di interrogazioni nessuna risposta da parte dell’amministrazione comunale è pervenuta sul caso. Siamo al paradosso. Un consigliere comunale domanda agli uffici cosa ne sia stato del ponte che avrebbe dovuto collegare via dei Garofani con via dei Tulipani, ma tutto tace. Come se quest’opera non fosse stata mai prevista nel piano ufficiale delle opere pubbliche comunale con tanto di stima di spesa. Come se questo blocco di cemento troncato in mezzo al nulla non fosse servito a raccordare in maniera funzionale le numerose famiglie dell’area di via dei Garofani con la trafficata e direzionale via dei Tulipani e che invece, in sua assenza, sono costrette, ogni giorno, a percorrere un’impervia strada. Nemmeno un formale accesso agli atti da me avanzato a fine gennaio è servito ad ottenere qualche informazione in più. Resta il silenzio e la rabbia per un’incompiuta che, per ora, non ha nessun responsabile. La speranza era quella di risvegliare le coscienze degli amministratori dormienti che dimostrano giornalmente di avere poco interesse per lo sviluppo del capoluogo di Regione. Quali sono stati i motivi dell’interruzione? Perché i lavori, seppur avviati, sono stati sospesi per non riprendere più? Eppure al tempo degli annunci trionfalistici sull’opera, ossia nel lontano 2001, alla guida del Comune c’era sempre lo stesso sindaco di oggi Sergio Abramo ed allora l’assessore ai lavori pubblici era Ivano Marino, che ora è invece il presidente della Catanzaro Servizi. Passano gli anni ma le persone solo sempre le stesse, questa città ha bisogno di volti nuovi che abbiano a cuore l’interesse collettivo, sociale e di sviluppo della città. Poiché dal Comune non ho trovato alcuna risposta credo che sia meglio che della vicenda del ponte che non c’è sia opportuno se ne occupi la sezione regionale della Corte dei Conti valutando eventuali profili di responsabilità per danno erariale per un’opera che altro non è se non un’ignobile incompiuta”.