L’eleganza, la cultura e la signorilità di Giovanni Le Pera

Il ricordo appassionato di Felice Foresta: 'Quel quattro meno al mio tema in quarto ginnasio'

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Di Felice Foresta*

Oggi sarò al Salone del Libro di Torino per la terza volta. Non lo avrei mai immaginato quando, in quarto ginnasio, il mio prima tema fu consegnato agli annali con un sonoro 4 meno. Fu uno schiaffo, e una scossa. Oggi, è con tenerezza ed emozione che lo ricordo e lo affido agli altri. Oggi, però, la mia gioia è temperata dal dispiacere enorme per la scomparsa di una persona verso la quale ho nutrito grandissima stima e uno smisurato affetto, l’avv. Giovanni Le Pera. Un ottimo avvocato, e soprattutto un grandissimo signore. Elegante, forbito, colto, uno straordinario tocco british immerso nella tradizione più nobile della bellissima campagna calabrese. Appassionato, e non solo di diritto ma, come me anche se questo non rileva, di cavalli e libri. Ed è un libro, il suo “Angelone, la baronessa e le altre”, che custodisco, anche perché impreziosito dalla sua dedica, con avidità e commozione. La commozione che, sono certo, anche oggi mi assedierà e che riuscirò a superare dedicando a lui, attraverso le sue splendide figlie Iole, Pilar e Alberta, la mia presenza al Salone. Perché nel sentiero e nel ricordo di chi non c’è più e ci appartiene abbiamo il dovere morale di proseguire. Per non vanificare la loro – assai luminosa, come nel caso dell’avv. Le Pera – storia.
*avvocato
 

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