Urban Trekking Giallorosso, la città rivive con i suoi campioni (FOTO) foto

Manifestazione organizzata dall'Associazione Artemide, in collaborazione con l'US Catanzaro Academy


L’attacco ai francesi celebrato a Bellavista ed accostato alla figura “di punta” della storia giallorossa, Massimo Palanca. Le difese della città, violate solo una volta nella storia da Roberto il Guiscardo, paragonate al perfetto muro eretto in campo da Claudio Ranieri. E poi Santa Maria di Mezzogiorno, simbolo dell’operosità dei catanzaresi nell’arte della seta, equiparata alla tenacia in mediana di Giorgio Vignando, e la porta della città, il Cavatore, introdotta dalla figura con i guantoni di Massimo Mattolini. Per finire con la bellezza, quella eterna di Villa Trieste e Palazzo De Nobili, usata per riassumere la nobiltà d’animo e il coraggio mai dimenticato del presidentissimo Nicola Ceravolo.

Su questo tracciato fatto di vicoli, di luoghi, di sentimenti e personaggi nel centro storico si è sviluppato in mattinata l’Urban Trekking Giallorosso, manifestazione organizzata dall’Associazione Artemide, in collaborazione con l’US Catanzaro Academy, dedicata alla riscoperta della città e alla sua rilettura attraverso la lente della passione calcistica. 

Una fitta ragnatela di similitudini, un continuo e ben strutturato parallelismo tra storia e pallone, che ha portato una ventina di giovani della scuola calcio giallorossa, accompagnate dal responsabile Franco Modestia, a conoscere meglio i luoghi della loro quotidianità ed apprezzare, forse per la prima volta, pagine di storia raramente raccontate. Un’iniziativa mirabile, che certo avrebbe meritato più attenzione da parte degli altri sodalizi collegati all’Academy di casa aquile, resa possibile anche dal sempre prezioso impegno della guida Mario Mauro.

«Coniugare la storia della città con quella della sua squadra di calcio ci ha permesso di far riscoprire la tradizione sportiva e culturale di Catanzaro – ha commentato soddisfatto Roberto Sgrò, consigliere d’amministrazione di Artemide – E’ stato come trasmettere un’eredità del passato ai giovani e su questo solco continueremo a muoverci anche nel futuro, allargando la partecipazione all’intera cittadinanza».

La terza edizione delle passeggiate culturali promosse dall’Associazione può andare dunque agli archivi tra gli applausi. E al vaglio ci sono già altri percorsi.

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