Episodi di cronaca, ora il centro storico si scopre più fragile

Da una delle tante case fittate a stranieri, dopo una notte “brava”, è volato di tutto con danneggiamenti e disturbo del vicinato

Più informazioni su


    Di Giulia Zampina

    Centro storico come un ghetto. È questo l’allarme che ha lanciato Confesercenti intervenendo dopo la notizia dell’ennesimo rissa tra extracomunitari su Corso Mazzini. E, se non si può parlare di ghetto nel senso stretto del termine, qualcosa nel centro storico sta accadendo a livello sociale. E certo non è una questione di paletti. Le case del centro, in quali condizioni poi ci sarebbe da capirlo, sono spesso fittate a stranieri che, complici dei modi di vita che sperimentano una volta lasciati i Paesi di origine e che non governano, non badano alle regole della convivenza.

    E così in zona Maddalena ad esempio la scorsa notte da una di queste case, dopo una notte di alcol è musica, è volato fuori di tutto, danneggiando alcune auto in sosta e ovviamente disturbando il vicinato. L’episodio della rissa tra stranieri di stamattina è il terzo in meno di 7 giorni. Lo schema che raccontano i testimoni è sempre lo stesso, presenza fissa nei luoghi in cui si gioca alle slot, alcol in qualsiasi ora della giornata, i nervi che saltano per niente e le liti, che davvero solo per un caso fino ad ora non si sono trasformate in qualcosa di più grave.

    Non si tratta di integrazione, Catanzaro ha dimostrato di essere da sempre città accogliente, ma si tratta di capire quali soluzioni definitive, anche diverse dal carcere, è possibile adottare per evitare che chi non sta alle regole crei problemi agli altri. La stessa comunità straniera, integrata e rispettosa dei luoghi e delle persone, mostra preoccupazione nei confronti di questi soggetti. La presenza delle forze dell’ordine e delle telecamere è utile in fase repressiva, ma è ora che bisogna intervenire. Perché quel sangue rimasto stamattina sul marciapiede e su un palo del centro storico, domani non debba essere il segno di una cronaca più grave e violenta.

    Più informazioni su