Filippo Mancuso: ‘Burocrazia comunale scoraggia iniziative’

Il monito del consigliere comunale: sia più vicina a cittadini e imprese 


“Un apparato burocratico comunale vicino ai problemi di cittadini ed imprese, che possa supportarli positivamente nei problemi giornalieri, dando soluzioni agli stessi, e che non sia invece a caccia del minimo cavillo per poter concludere con dinieghi e rigetti le pratiche. Nell’epoca in cui istituzioni pubbliche come Agenzia delle entrate e Inps aprono al dialogo con cittadini ed imprese e danno più importanza alla sostanza che alla forma, a livello comunale, invece, si assiste giornalmente a rigetti, revoche, dinieghi, sanzioni che vanno tutti nella stessa direzione: scoraggiare imprese e cittadini dall’intraprendere qualsivoglia iniziativa. Parole di Filippo Mancuso consigliere comunale di Catanzaro con Abramo.

“Si badi bene, non si chiede di essere compiacenti o di sostenere atti illegittimi, me ne guarderei bene, ma solo di aiutare ed assistere i cittadini ed essere dalla parte di chi investe, lavora e deve pensare a come assolvere giornalmente a tanti problemi in un contesto in cui la burocrazia è diventata una importante voce di spesa. Si chiede equità nelle decisioni, uguali possibilità per tutti di sanare i debiti, di aumentare il dialogo con chi chiede assistenza, di mettere al centro della mission la città, i cittadini e le imprese. Si chiede una lotta all’abusivismo che porta alla concorrenza sleale e all’alterazione del mercato, ma allo stesso tempo di valutare, prima di notificare un atto di revoca o chiusura dell’attività, se sono state esperite tutte le misure per poter sanare il procedimento.

Insomma, di valutare se la decisione risponde ai canoni di equità ed adeguatezza e non soltanto che sia la conclusione di un iter burocratico già scritto. E’ stato questo il pensiero che ho ribadito alla riunione a cui ho partecipato, su input della Commissione attività economiche presieduta dal collega Enrico Consolante, dalla quale è emerso che, a seguito dell’approvazione della cosiddetta rottamazione ter, non è stata data ad alcune categorie di piccole imprese la stessa possibilità di sanatoria, non avendo, l’amministrazione, incluso determinate tipologie di entrate comunali. Gli uffici hanno constatato quanto asserito ed a giorni sapremo quali soluzioni saranno date al problema. L’auspicio è quello della risoluzione di queste specifiche criticità così da evitare contenziosi che, molte volte, vedono soccombente l’amministrazione comunale che si è vista rigettare dal Tar i provvedimenti di diniego immotivato che rimangono a carico della collettività e non dei burocrati”.