Lo Gnam festival divide i ristoratori locali

Tanto malcontento, ma c’è anche chi guarda agli aspetti positivi

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di Maria Teresa Rotundo

Entusiasmo da un lato, malcontento dall’altro, l’arrivo dello Gnam Festival nel quartiere Lido di Catanzaro, divide, ancora una volta, i ristoratori locali che hanno espresso pareri discordanti per l’evento che, ormai da qualche anno, fa visita alla città di Catanzaro, attirando al suo interno un gran numero di visitatori per gustare i piatti dello street food tipici di varie regioni d’Italia e di tanti paesi del mondo. Tra i ristoratori che abbiamo intervistato è la signora Concetta Froio dello storico ristorante “Al porto” del quartiere Lido ad esprimere un parere negativo nei confronti dell’evento: “Noi commercianti catanzaresi durante tutto l’anno facciamo i salti mortali per poter andare avanti con le nostre attività e puntiamo sulla stagione estiva per lavorare di più – ha detto – questa manifestazione ci toglie lavoro e per la mia attività che, conta 17 dipendenti, è un grosso sacrificio andare avanti. Il mio è un locale storico e forte di questo riesco a mantenere la mia clientela ma in generale, rispetto agli anni passati, ho notato un calo di presenze da parte di quei già pochi turisti che avevamo e manifestazioni come Gnam per attività come la mia sono di ulteriore ostacolo – ha aggiunto – Catanzaro per lo sviluppo turistico ha bisogno di ben altro, dobbiamo riprendere in mano la nostra città e fare il possibile per crescere e avere spazio per far conoscere la nostra cucina.” Trovare soluzioni, che possano coinvolgere e non isolare gli imprenditori locali del settore, potrebbe essere la soluzione alle difficoltà con cui gli stessi fanno continuamente i conti, portando avanti le proprie attività con dedizione e sacrificio. “Nessun evento ben organizzato può portare conseguenze negative all’economia – ha precisato Andrea Rotundo del Trinken Hause – di contro però, a seguito di un confronto con alcuni colleghi, non riusciamo a capire perché in queste manifestazioni l’Amministrazione non interpelli i ristoratori di tutta la città che tanto investono nell’innovazione e qualità della materia prima.” Si sentono dunque messi da parte, nonostante abbiano grandi capacità, perchè a Catanzaro la ristorazione può vantare tantissimi locali, ognuno con una diversa proposta: “Allora perché non affidare tale evento a chi ama davvero questa città senza creare malcontenti? – ha proseguito – Noi nel 2016 abbiamo dato vita al primo Oktoberfest nel quartiere marinaro, registrando oltre 10 mila presenze, ma non abbiamo ricevuto nessuna attenzione dall’Amministrazione. Non vogliamo fare nessuna polemica, ma in futuro ci aspettiamo di essere coinvolti nella programmazione annuale legata agli eventi della città.”

Cambia la tipologia di prodotto offerto e cambia anche il parere riguardo alla manifestazione e, infatti, per chi gestisce bar e rosticcerie lo Gnam Festival è una buona occasione per avere un flusso di clientela maggiore. Secondo Marco Nicotera del Bar Centrale: “L’evento, in generale, può creare movimento nel quartiere, perché è vero che si svolge in un’area ben specifica, ma è anche vero che il flusso di gente è notevole e in molti, dopo aver partecipato all’evento, possono decidere anche di venire a gustare i nostri prodotti – ha detto – Come accade per altri eventi sporadici, come le sagre, questo evento se limitato ad un tempo breve può far bene al territorio. Comprendo il rammarico di chi si trova a ridosso della zona del festival, soprattutto i gestori dei ristoranti, ma credo anche che l’evento può portare visibilità al territorio”. Dello stesso parere è Celestino Ursano del Bar Celestino: “Alla mia attività lo Gnam festival fa bene. C’è molto movimento e in tanti vengono a farci visita – ha precisato – avremmo preferito che venisse fatto in un altro periodo per attirare visitatori a Lido quando c’è meno movimento, perché si sa che nelle settimane a ridosso di Ferragosto già lavoriamo bene.” E anche Giuseppe Staglianò di Pizza Store, situato in zona porto, guarda con positività all’evento: “A noi porta clientela – ha esordito – i nostri prodotti possono essere acquistati a prezzi modici e molti ci preferiscono ad esempio quando non sono non sono disposti a fare lunghe file agli stand del festival.”

Punti di vista diversi, supportati da motivazioni differenti e dettate dalle esigenze delle varie attività che propongono sul territorio prodotti di alta qualità, conosciuti già da tanti catanzaresi e non, e che potenzialmente potrebbero essere ancora più valorizzati. Trovare un modo per farlo, venendo incontro alle necessità di tutte le categorie di imprenditori del settore, che si spendono per offrire il meglio ai propri clienti, rimane dunque una priorità.

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