Precari Pugliese, Gironda: ‘Politica calabrese si faccia sentire’

Il consigliere comunale di Catanzaro, Francesco Gironda di Officine del Sud, chiede prima di tutto consiglieri regionali e parlamentari di far sentire la propria voce


“Il paventato licenziamento di duecento infermieri e Oss precari dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro è una notizia che non può lasciare indifferenti, dal momento che il venir meno di così tante unità professionali potrebbe ripercuotersi gravemente sulla continuità dei servizi assistenziali. Si tratta di professionisti che hanno dimostrato le loro competenze sul campo e che per due anni hanno costituito una forza lavoro insostituibile per l’azienda ospedaliera alla luce delle risapute criticità protrattesi per il blocco del turn-over”. E’ quanto dichiara il consigliere comunale Francesco Gironda di Officine del Sud.

Le lettere di licenziamento hanno colpito al momento i primi 18 operatori che hanno raggiunto i 48 mesi di servizio e il cui contratto a tempo determinato non potrà più essere rinnovato. La situazione si aggraverà, però, dal prossimo mese di ottobre quando gradualmente scadrà il contratto di circa cento dipendenti tra infermieri e oss che garantiscono un supporto fondamentale e quotidiano nei diversi reparti ospedalieri. Non avendo ricevuto alcuna rassicurazione in merito al loro futuro dall’ultimo incontro presieduto dal Governatore Oliverio, in tanti di loro – residenti in diverse parti della Calabria – hanno dato inizio ad un presidio permanente davanti l’ingresso della Cittadella regionale, dove sono rimasti per tutta la scorsa notte. Si è appreso che lunedì prossimo il  Commissario per l’attuazione del Piano di rientro Saverio Cotticelli, accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento Tutela Salute Antonio Belcastro, sarà a Roma per incontrare il neo ministro alla Salute Roberto Speranza  con l’obiettivo di discutere i punti più critici relativi al Decreto Calabria.

Nel mio piccolo, da semplice consigliere comunale, auspico che dall’atteso colloquio possano emergere novità confortanti anche riguardo agli operatori precari per molti dei quali il lavoro in ospedale è l’unica fonte di sostentamento familiare. Proprio in questo momento difficile, è importante che tutta la classe politica calabrese – in primis i consiglieri regionali e i parlamentari eletti nel nostro territorio – faccia sentire la propria voce e sollevare il caso a livello nazionale. E’ fondamentale individuare delle soluzioni condivise che, nel rispetto della legge, possano riconoscere l’importante funzione ricoperta dai precari scongiurando il rischio di un collasso per il nostro Ospedale”.