Patente restituita all’automobilista che rifiuta il test antidroga

Fa discutere una pronuncia del giudice di pace di Catanzaro: 'Diniego scusabile, era spaventato per la perquisizione'


di Antonio Capria

Una sentenza emessa appena ieri dal Giudice di Pace di Catanzaro è destinata a fare discutere e a richiamare l’interesse dei giuristi. Il giudice, infatti, ha disposto la restituzione della patente ad un automobilista che si è rifiutato di sottoporsi al test antidroga perché “spaventato” dalla perquisizione a cui l’avevano sottoposto i carabinieri.

L’automobilista, difeso dall’avvocato Giacomo Maletta, ha infatti vinto il proprio ricorso contro la Prefettura di Catanzaro, poiché il giudice ha constatato che “non vi fossero evidenti ragioni per procedere al test tossicologico”. I militari, infatti, avrebbero intimato all’automobilista di sottoporsi al test non al momento in cui hanno fermato il veicolo, ma solo dopo la perquisizione effettuata sull’auto, “confondendo la sua conseguente comprensibile agitazione” per un sintomo dell’assunzione di stupefacenti. 

Il giudice Maria Grazia Bucaneve ha ritenuto quindi il diniego dell’automobilista “giustificato, almeno per errore scusabile”, e ha quindi accolto l’opposizione proposta dall’automobilista attraverso il suo legale, annullando l’ordinanza-ingiunzione della Prefettura.