Nisticò: ‘Centro di Neurogenetica di Lamezia Terme non può chiudere’

L'ex presidente della Regione esprime il suo disappunto per il richio che corre la struttura guidata da Amalia Bruni


“Ho appreso con vivo disappunto che il centro di Neurogenetica di Lamezia Terme,  diretto da Amalia Bruni, rischia di chiudere per mancanza di fondi, proprio nel momento in cui l’istituto Rita Levi Montalcini, di Roma, di cui lei è una delle allieve più prestigiose, sta raggiungendo risultati di importanza mondiale, come riportato in questi giorni dal Tg1 e dal Tg2 e da altri media, per la scoperta straordinaria di un anticorpo verso alcuni oligomeri della beta-amiloide, proteina che nella malattia di Alzheimer si accumula sotto forma di placche nei neuroni di alcune aree cerebrali, provocando neurodegenerazione ed insorgenza della malattia”.

Lo dichiara  l’ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Nisticò, lanciando un appello alle istituzioni locali a favore della struttura.

“Insieme con Rita Levi Montalcini, durante la mia presidenza della Regione,  abbiamo istituito – ricorda Nisticò –  il centro di Neuroscienze di Lamezia , diretto da Amalia Bruni, verso la quale la Montalcini nutriva grande stima e affetto, collegato in rete con il centro di Neuroscienze di Piano Lago (Cs), diretto dal prof. Aldo Quattrone, direttore della Neurologia dell’Università di Catanzaro. La chiusura del centro – aggiunge –  mette a rischio il patrimonio di conoscenze derivanti dalle ricerche del gruppo e la loro continuità. In passato, Amalia Bruni, in collaborazione con lo statunitense Gusella del Massachusset Institute di Boston, aveva scoperto una molecola da lei chiamata Nicastrina, che rappresenta il sito catalitico delle gamma-secretasi, enzimi responsabili della formazione di beta-amiloide. E’ assurdo – prosegue Nisticò –  che ciò avvenga, in un momento storico della Calabria in cui il sottoscritto, con una lista civica che porta il suo nome, si presenta alle prossime elezioni regionali con un programma che mira a realizzare un progetto denominato Calabria Silicon Valley in cui è previsto che il centro di Amalia Bruni sia potenziato anche  attraverso una collaborazione più intensa con l’istituto Levi Montalcini di Roma.  Il nuovo istituto della Montalcini, presso La Sapienza, è stato da me fortemente voluto e realizzato per onorare  la figura dell’unico premio Nobel che l’Italia ha avuto in medicina negli ultimi 50 anni. Faccio appello pertanto  – conclude l’ex presidente della Regione –  al sindaco Paolo Mascaro, di cui conosco l’alta sensibilità, e al presidente della Regione, Mario Oliverio, perché si attivino immediatamente per risolvere questo urgente problema, reperendo e conferendo quelle risorse necessarie per un suo pieno risanamento, evitando così soluzioni di continuo per progetti di ricerca in corso di interesse internazionale. Ciò avrebbe enormi ricadute negative per la nostra regione e i nostri giovani ricercatori”.