Sequestro beni Alberto Statti: Cassazione conferma annullamento

La suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Lamezia Terme


La Suprema Corte di Cassazione, Seconda Sezione Penale, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme avverso l’ordinanza del Tribunale della Libertà di Catanzaro, dello scorso 9 luglio, con la quale, era stato annullato il decreto di sequestro preventivo della somma di circa 400 mila euro, disposto dal Tribunale di Lamezia Terme, nei confronti di Alberto e Antonio Statti e della società Agricola Lenti.

Anche in questo ultimo procedimento il Tribunale della Libertà di Catanzaro e la Suprema Corte di Cassazione hanno nuovamente ribadito la mancanza di notizia di reato rispetto a quello contestato di estorsione in danno dei dipendenti della società Agricola Lenti .

In precedenza il Tribunale della Libertà di Catanzaro si era già pronunciato nel procedimento originario, nell’ormai lontano 26 settembre  2017 prima e poi il 29 gennaio 2019 e la Suprema Corte, Sesta Sezione Penale, con sentenza di data 26.03.2019 in via definitiva,  annullando altro sequestro di somme e misura interdittiva personale nei confronti di Alberto Statti.

Quest’ultimo e il fratello Antonio sono stati difesi dagli avvocati Antonio Mazzone del Foro di Locri e Franco Giampà del Foro di Lamezia Terme.