Accademia belle arti di Catanzaro sfiducia il Presidente Soriero

Il Consiglio Accademico presieduto da Vittorio Politano ha votato a maggioranza dopo una serie di vicissitudini

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Continuano le turbolenze tra le aule dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, in cui al rientro dalle vacanze invernali, in un collegio plenario, i docenti a maggioranza hanno votato la sfiducia del presidente Giuseppe Carmine Soriero. Dopo settimane di riunioni ufficiali (un secondo collegio docenti) o di concili ristretti tra le figure apicali dell’Istituzione catanzarese, alla fine il Consiglio Accademico, presieduto dal direttore Vittorio Politano, ha votato a maggioranza la sfiducia di Soriero.

“Da mesi – si legge nella nota che annuncia la notizia – l’Accademia è protagonista sulle pagine di cronaca locale per la vicenda della sede, o piuttosto delle sedi, che riguardano l’edificio Einaudi, l’Educandato e il plesso Carbone. Proprio le visioni opposte in termini di prospettive per il futuro e soprattutto per la scelta delle sedi è alla base delle divergenze con Soriero, colpevole – secondo il collegio – di aver portato avanti il progetto di trasferimento da solo e in modo avventato, bruciando le tappe e forzando incautamente lo spostamento delle attività didattiche, quando ancora l’immobile non aveva ricevuto l’agibilità, rilasciata dagli organi competenti, né tantomeno era arredato adeguatamente per espletare l’offerta formativa. Colpevole di aver sposato, da solo, un progetto che ormai si mostrava poco funzionale a soddisfare le esigenze piene dell’Istituzione, che dall’a.a. 2018/2019 aveva moltiplicato l’offerta formativa (da sei indirizzi triennali a undici; consolidato i sei indirizzi biennali) e aumentato il numero degli iscritti”.

Ancora, scrivono “nonostante le richieste di Politano di acquisire, oltre all’Educandato, una seconda sede adatta allo svolgimento delle attività laboratoriali, attraverso scelte ponderate, in relazione alle necessità reali dell’Accademia, Soriero – voce fuori dal coro – negli ultimi sei mesi, ha perseguito ancora una volta, da solo, la sua strada, verso l’edificio Carbone, in accordo con l’Amministrazione Comunale (incalzata dall’insistenza dello stesso Presidente ABA, che nonostante una recente votazione all’unanimità del corpo docente di rinuncia alla Carbone, in data 8 gennaio 2020, comunque chiedeva nei giorni appena trascorsi rassicurazioni allo stesso Comune sul comodato d’uso dell’edificio), quindi contro la volontà del Direttore, dei docenti, del personale e degli allievi, anello debole della vicenda, il cui dissenso è portato avanti dall’apprezzabile lavoro svolto dalla Consulta studentesca”.

Sarebbero, inoltre, “numerosi gli ostacoli amministrativi e di governance che sono stati causati da Presidente Soriero, insieme al Consiglio di Amministrazione dell’ABA, che non ha adempiuto nei tempi ai pagamenti per la didattica aggiuntiva (a.a. 2018/2019, ancora inevasa, perché non inserita nel bilancio dello scorso anno accademico) e agli emolumenti accessori per il personale tutto (a dicembre 2018 e a dicembre 2019, questi ultimi al momento inevasi); che non ha espletato gli atti necessari all’istruzione del bilancio per tempo (l’Accademia va regolarmente in esercizio provvisorio sino ad aprile-maggio di ogni anno, rallentando notevolmente tutte le attività di gestione). Sembra dunque che il Presidente non sia in grado di fornire, più in generale, risposte adeguate alle richieste dell’Istituzione.

E difatti all’ingerenza dello stesso Soriero nell’orientamento artistico-culturale della didattica e dei progetti didattici – che secondo statuto dell’ABA sono di competenza del Direttore didattico e dell’Consiglio Accademico – si accosta al contempo un’inspiegabile inattività, reiterata e ingiustificata, dell’organo di sua competenza, ovvero il Consiglio di Amministrazione, che non fornisce adeguate soluzioni a una serie di problematiche. Una tra tutte, l’acquisto di attrezzature e materiale didattico, al punto che i docenti (già non pagati e lesi nella loro dignità di lavoratori) sono stati costretti a comprare quanto necessario, di tasca propria, per deontologia professionale e spirito di sacrificio, per non arrecare pregiudizio agli studenti.

In attesa di vedere le prossime mosse di Soriero alla luce della sfiducia dell’organo accademico che secondo statuto è competente in merito, all’ABA tocca attendere il responso del Ministero, che deciderà se rimuovere o meno l’incarico del Presidente“.

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