Coronavirus, c’è timore (infondato) anche a Catanzaro

Cineserie vuote e vendite in calo ma allarmismo immotivato

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    C’è timore anche a Catanzaro per il Corona Virus e lo si percepisce in un pomeriggio di sabato, quando entrando in una delle cineserie più frequentate della città si nota subito che è vuota: c’è un insolito silenzio, un paio di clienti al massimo intenti a pagare in cassa e i commessi con le mani in mano.

    Una paura immotivata, perché al momento non sussiste pericolo, che preoccupa la comunità cinese e i suoi dipendenti:”La diminuzione dei nostri clienti è palese – ci racconta Simona Gallella da sette anni dipendente della cineseria – hanno tutti paura del nuovo virus e così evitano di fare visita al negozio.

    Io sono tranquilla, vengo tutti i giorni a lavorare serenamente, è giusto rispettare il pensiero di tutti ma non comprendo né riesco a giustificare l’assurdo allarmismo che poi genera anche atti di discriminazione ingiusti.”

    Come nelle grandi città anche a Catanzaro l’imprenditoria cinese rischia un blocco:”È vero che febbraio è un mese in cui le vendite calano, ma posso affermare che una situazione del genere non si era mai vista – prosegue – registriamo un calo delle vendite pari all’80% circa, un dato che fa riflettere. Ma voglio ribadire che non c’è nessun pericolo, i proprietari non sono andati in Cina di recente e non arriva merce in negozio da oltre un mese.”

    La situazione è imbarazzante soprattutto dal punto di vista umano: una cosa è avere timore di un nuovo virus in circolazione ma un’altra è credere che si possa essere suoi portatori solo perché si hanno gli occhi a mardorla, ed ecco perché i dipendenti italiani cercano di far sentire la loro vicinanza ai propri datori di lavoro, che non stanno vivendo bene questo momento. Non è certo facile trovarsi lontano da casa, in una nazione che non è la propria e sentirsi costantemente giudicati e ingiustamente colpevolizzati e proprio per questo, come hanno raccontato, hanno anche voluto partecipare alle donazioni fatte dai loro titolari e inviate in Cina per l’acquisto di mascherine.

    Un piccolo gesto che testimonia l’affetto e la vicinanza alla popolazione cinese che qui a Catanzaro è sempre stata un esempio di integrazione e rispetto.

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