Coronavirus al Pugliese, parla una persona vicina al contagiato e ricostruisce le fasi prima della diagnosi

L’uomo si era già messo in auto quarantena, non arrivava da zone rosse e "non ha avuto contatti con altri famigliari"

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    A poche ore dalla notizia di un uomo catanzarese contagiato dal coronavirus, Catanzaroinforma ha raccolto la testimonianza di una persona vicina al paziente ed in grado di ricostruire le fasi prima della diagnosi effettuata dai medici del Pugliese : “La persona infettata non era stata nelle zone rosse (paesi a rischio del Milanese) tantomeno in Lombardia bensi’ in alto Trentino e non aveva alcuna tosse o sintomo di broncopolmonite (viaggiando comunque con un mezzo proprio e non in aereo).

    L’uomo ha contattato tempestivamente il numero di riferimento per il coronavirus, esclusivamente per Il fatto di essere ritornato dal “nord” italia non avendo pero’ avuto alcun sintomo e seguendo l’ordinanza comunale di isolarsi per 14 giorni. Lo stesso è stato ripetutamente “tranquillizzato” dall’operatore telefonico, di essere un “soggetto non a rischio” per le zone visitate nei giorni precedenti. All’aumentare del malessere generale ha fatto richiesta di intervento del 118 specificando telefonicamente i pregressi.

    La degenerazione grave e’ avvenuta il giorno a seguire dell’arrivo all’ospedale Pugliese. È necessario chiarire che l’uomo si era già volontariamente messo in quarantena senza avere alcun contatto con altri famigliari. Nessuno dei parenti ha avuto contatti con lui”.

     

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