Coronavirus, Fare per Catanzaro: “Sindaco ci dica cose intende fare”

"No a contrapposizione politica per tutelare fasce piu deboli""

In queste ore di grande apprensione per l’emergenza Coronavirus, scrive in una nota stampa il movimento Fare per Catanzaroe dopo il DPCM di ieri che rischia di provocare un vero esodo verso la nostra Regione e la nostra città, siamo consapevoli che a nulla serve la contrapposizione politica ma, al contrario è necessaria un’unitarietà di intenti e un dialogo costruttivo tra le parti.

Ed proprio spinti dal senso di responsabilità come cittadini, prima ancora che come movimento politico, che gli interrogativi si fanno strada.

Abbiamo bisogno di riferimenti istituzionali autorevoli e presenti che forniscano tutte le informazioni del caso, che parlino ai cittadini e che dimostrino di essere in grado di prendere decisioni e di assumersi la responsabilità delle stesse senza tergiversazioni e senza perdite di tempo che potrebbero provocare effetti devastanti.

Quella parte di popolazione più fragile va assolutamente difesa con ogni mezzo e se, come dimostrato in queste ultime ore, il richiamo al buon senso non è sufficiente, allora bisogna intervenire con misure anche drastiche.

Ci rivolgiamo al Sindaco Abramo, con un grido accorato e per nulla polemico, affinché renda noto quali sono le azioni che si intendono intraprendere, quali siano le modalità con cui ci stiamo preparando.

Le stazioni di Caserta, di Salerno e di altre città del Sud sono state presidiate dalle forze di polizia che identificano i passeggeri in arrivo dal Nord Italia.

Sappiamo bene che la maggior parte dei viaggiatori che si recano a Catanzaro si fermerà nella stazione di Lamezia Terme per poi raggiungere il capoluogo in macchina o con gli autobus. Ci chiediamo se sono stati presi contatti con il sindaco della cittadina della piana per concordare un presidio. Ci chiediamo se è stata istituita una task force all’interno del Comune di Catanzaro e, in caso affermativo, da chi sia composta e come si intenda procedere. Ci chiediamo se sia stato aperto un tavolo di confronto con le istituzioni regionali e con i sindaci del comprensorio.

Ci chiediamo cosa si sta facendo per attrezzare adeguatamente l’ospedale Pugliese Ciaccio dove sembra che gli operatori sanitari non stiano lavorando in condizioni di sicurezza se è vero, come da più fonti dichiarato, che mancherebbero addirittura le mascherine.

Gli operatori sanitari vanno tutelati prima di tutto perché lavoratori altamente a rischio ma anche perché il loro contagio in modo massiccio contribuirebbe ancora di più al collasso del sistema sanitario con una serie di effetti drammatici. Lo stallo del sistema di assistenza sanitaria infatti, non solo non permetterebbe un’adeguata cura dei contagiati, ma si rischierebbe di non poter essere in grado di erogare cure e servizi a quanti, al di là del coronavirus, lottano ogni giorno contro patologie e malattie gravi che non permettono rinvii di alcun genere.

Ecco perché bisogna agire con tempismo, competenza e autorevolezza anche con misure drastiche, è finito il tempo dei se e dei ma.

Non è più il momento di restare in silenzio, di affidarsi esclusivamente al senso di responsabilità dei cittadini perché, gli effetti della paura e della psicosi collettiva, portano troppo spesso a comportamenti che nulla hanno a che fare con la razionalità.

Ma il senso di responsabilità deve guidare, ancor di più, l’azione politica che non può permettersi tentennamenti e zona d’ombra.

L’emergenza è scattata e ci auguriamo di avere immediate risposte ai nostri interrogativi ribadendo la nostra volontà di collaborare con l’amministrazione comunale e con tutte le istituzioni competenti, in ogni azione utile ad informare, prevenire e orientare i cittadini sui comportamenti da tenere.

Il Sindaco sia punto di riferimento per i propri cittadini dimostrando consapevolezza del proprio agire e dando risposte agli interrogativi di tutti.

Uniti possiamo farcela.