Pentone, chiuso ufficio postale: Sindaco scrive a Prefetto

O si ripristina unico servizio o i cittadini pentonesi dovranno scrivere su modulo da esibire alle autorità che hanno finito i soldi

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L’ufficio postale di Pentone somiglia negli ultimi giorni all’araba fenice: che vi sia, ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa. Il servizio di pubblica utilità doveva, dopo limitazioni per emergenza epidemica, restare aperto per tre volte la settimana, non ha aperto né martedì, né giovedì e, anche oggi, battenti chiusi e cittadini basiti. Un problema nel problema in paese: non c’è più liquidità. L’invettiva del primo cittadino Vincenzo Marino non si è fatta attendere.

Una lettera che sa di reprimenda è stata inviata al Prefetto di Catanzaro e ai vertici di Poste italiane. Si legge nella missiva: “Con la presente – scrive il giovane primo cittadino- per segnalare che l’ufficio Postale di Pentone, oggetto a causa dell’emergenza di Covid-19 a limitazione dell’apertura alle sole giornate di martedì, giovedì e sabato, nei giorni di martedì 17 e giovedì 19 c.m. è risultato chiuso. Tale situazione sta creando tanti disagi alla cittadinanza visto che l’ufficio in loco non è ancora dotato di Postamat e quindi unico sportello a cui rivolgersi per avere la liquidità necessaria a fare la spesa nei negozi del territorio spesso non dotati di lettore delle carte o ancora peggio con una connessione lentissima. A breve, contrariamente alle prescrizioni, per poter fare la spesa la cittadinanza dovrà recarsi negli sportelli vicini distanti almeno 15/20 km, contravvenendo dunque alle misure adottate per limitare invece gli spostamenti. Alla luce dell’attuale emergenza vi è dunque la necessità di fare scelte conseguenziali ad evitare ulteriore diffusione del contagio. Si diffida pertanto a voler intervenire tempestivamente per risolvere il problema e ripristinare almeno l’apertura a giorni alterni nel rispetto del DPCM del 9 Marzo che garantisce questo tipo di servizio. Sicuro di un pronto riscontro si rimane in attesa di comunicazioni di merito.

Delle due una: o si ripristina unico servizio di prelievo contanti o i cittadini pentonesi dovranno scrivere su modulo da esibire alle autorità che hanno finito i soldi e devono giocoforza raggiungere i paesi vicini.

Enzo Bubbo

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