Nuove sanzioni per chi contravviene alle norme del DPCM 19, il capo della Polizia Gabrielli spiega a cosa si va incontro

Il Prefetto chiede responsabilità ai cittadini e rigore e umanità ai suoi uomini. Spezzare la catena del contagio deve essere un obiettivo comune

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Sono in tanti a non riuscire più a districarsi tra le diverse versioni di moduli di autocertificazione che cambiano, i decreti del governo, quelli delle Regioni e quelle dei sindaci.
Ma tutti hanno un obiettivo comune, spezzare la catena del contagio da Covid-19. E se da un lato servono ospedali, terapie e quanto è afferente strettamente alla sfera sanitaria, dall’altro ci sono le forze dell’ordine, che con rigore devono necessariamente intervenire laddove le abitudini degli italiano tardano a modificarsi alle esigenze collettive.
Rigore ma anche umanità, è questo che il Capo della Polizia Franco Gabrielli ha chiesto alle donne e agli uomini che stanno per strada e che sono l’avamposto immediato per i cittadini.
Anche alla luce di cambiamenti normativi veloci che si rincorrono spesso senza delle indicazioni di applicabilità certe.
E così oggi, davanti alle telecamere di Sky TG 24, il capo della Polizia ha dato delle chiare indicazioni non solo sui comportamenti da adottare ma anche sulle conseguenze che ne potrebbero derivale dalle violazioni.
Intanto le denunce fin qui fatte ai sensi dell’art. 650 si trasformeranno in ammende di 200 euro, tranne per i casi più gravi.
L’articolo 4 del DPCM 19 aggiorna poi le sanzioni anche ai sensi dell’articolo 260 delle leggi sanitarie.

Qui l’intervento di Gabrielli a Skytg24

 

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