Il nuovo superalimento: i semi di canapa

Per una dieta equilibrata è importante introdurre nel nostro organismo tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno, nessuna esclusa. Nel nostro paese, la dieta che siamo abituati a seguire è sicuramente molto ricca di carboidrati e verdure. Un’integrazione proteica può dunque talvolta essere necessaria. Chi avrebbe mai detto che il miglior complemento potessero essere i semi di canapa?

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    Il Ministero della Salute italiano è recentemente intervenuto con un decreto per permettere l’utilizzo di semi a usi alimentari, confermando l’importanza che un apporto di questi semi possa avere anche nella nostra dieta. Per individuare il migliore sito per acquistare semi di cannabis occorre fare attenzione a vari fattori, tra cui, in primo luogo, la ricerca del produttore delle sementi più ricercate e, soprattutto, il packaging dei semi. Questi sono infatti molto sensibili alla luce diretta, agli sbalzi di temperatura e all’umidità. È quindi fondamentale che siano imballati in maniera tale da evitare che il seme vada a male o esca dalla sua fase di riposo per iniziare la germinazione.

    Le sostanze nutritive

    In cucina i semi possono essere utilizzati in tre forme: o interi, oppure polverizzati come una specie di farina e, infine, possono essere spremuti a freddo per ricavarne un olio. La spremitura o la tritatura non provocano il dissolversi delle sostanze nutritive che si trovano nei semi di cannabis, però certamente il seme intatto è quello con la concentrazione maggiore di esse.

    Quali sono queste sostanze? Come anticipato innanzitutto le sementi della canapa sono un concentrato di proteine, estremamente necessari per il nostro organismo, in particolare per la ricostituzione del tessuto muscolare dopo l’attività sportiva e costituiscono la risorsa di energia dopo che sono esauriti zuccheri e carboidrati; per questo le sementi sono molto indicati per le diete povere di proteine come per esempio quelle vegane e vegetariane. Inoltre, essi sono ricchi di quegli acidi grassi Omega-3 e Omega-6 presenti anche nel pesce, che non vengono prodotti dal corpo, quindi possono essere assunti solo attraverso il cibo. Sono quegli acidi grassi polinsaturi rinomati per i benefici che apportano al sistema cardiaco anche con la diminuzione del colesterolo. Inoltre, contengono molte vitamine importanti e sali minerali come calcio e magnesio.

    Come si vede dalla descrizione delle sostanze nutritive presenti nei semi di canapa, questi ultimi sono un alimento estremamente particolare e prezioso, in quanto ha una vasta gamma di azione per il nostro organismo, andando a contribuire ad un miglior funzionamento di molti organi dell’uomo. I semi di cannabis rientrano quindi tra quelli che vengono chiamati superalimenti, in quanto hanno un concentrato di sostanze nutritive benefiche molto elevato.

    Come usarli

    Una volta scoperti i nutrienti contenuti nei semi di cannabis, in tutte le tre forme che abbiamo già visto, gli amanti della cucina si sono sbizzarriti in una serie di ricette gustose, per inserirli stabilmente nella dieta.

    Gli utilizzi più semplici e più diffusi sono quelli di aggiungere questi semi nelle insalate o la mattina nello yogurt, per sostituire o in aggiunta a i semi più oleosi come quelli di girasole o di sesamo. La farina, invece, è diventata la base per biscotti, dolci, ma soprattutto il suo sapore risalta nel pane. Quest’ultimo, se fatto con metà farina di questo tipo e metà di quella tradizionale può da solo diventare un pasto unico, completo di carboidrati e proteine!

    Olio e semi possono essere usati per variare un po’ la ricetta del pesto e provare nuovi sapori dentro la tradizione, come anche nel caso delle crepes con la farina di canapa, che un po’ modifica la ricetta francese. I semi, pestati o meno sono anche un ingrediente molto gradito per le zuppe, mentre la farina viene aggiunta spesso anche nei frullati di frutta e verdura.

    Si può notare come questo ingrediente sia versatile, sia per la varietà di forme in cui può essere utilizzato, sia per il suo gradevole sapore, non troppo forte, che lo rende un accompagnamento ideale di molte pietanze.

    Oltre all’utilizzo in cucina, non manca chi li utilizza come veri e propri integratori alimentari. L’apporto di proteine nel nostro corpo attraverso il cibo o comunque un’assunzione di sostanze dall’esterno è fondamentale, perché l’organismo non è in grado di immagazzinarle in maniera efficace. Vegetariani, ma soprattutto vegani, se non pongono una particolare attenzione all’alimentazione possono sperimentare dei casi di carenza proteica, cui segue spossatezza, deficit di attenzione e apprendimento, aumento o perdita di peso, problemi del sonno, fino a sintomi più gravi come la deplezione dei muscoli e la riduzione grave della crescita di unghie, capelli, pelle, ormoni (tutti a base di proteine). Per evitare che ciò accada spesso è meglio ricorrere a degli integratori, che diano un boost di proteine per il sostentamento. Come abbiamo detto all’inizio, il seme intatto è quello con una concentrazione maggiore delle sostanze nutritive, quindi, tra le varie forme, è quello che meglio può servire per questo scopo.

    Effetti benefici veri e propri hanno gli acidi grassi di tipo Omega-3 e Omega-6. La loro doppia azione combinata è un toccasana per il sistema cardiovascolare, andando a diminuire la pressione arteriosa, migliorando la circolazione venosa e abbassando il livello di trigliceridi e colesterolo. Oltre a questo viene utilizzata per curare certi tipi di depressione e per lo sviluppo nei bambini di occhi e cervello. A questo proposito, è molto utile anche per evitare i cali cognitivi lievi delle persone della terza età.

    L’introduzione di un alimento del genere nella nostra dieta sembra portare solo benefici, considerando anche il fatto che i semi che sono ammessi dal nostro ordinamento per usi alimentari non hanno in nessun modo un effetto sballante.

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