Coronavirus, Rsa Chiaravalle: contestata violazione ordinanza regionale ai sindaci che vigilarono su trasferimento anziani

La sanzione prevista per i trasgressori dell’ordinanza, oltre a quella economica, consiste nella quarantena

Ha avuto sviluppi clamorosi il presidio dei sindaci che il 2 aprile scorso si sono ritrovati davanti alla casa di cura “Domus Aurea” di Chiaravalle Centrale insieme al sindaco Domenico Donato per vigilare sul trasferimento al policlinico “Mater Domini” degli anziani pazienti della struttura positivi al Covid-19, in corso in quel momento.

I sindaci presenti, infatti, sono stati sanzionati dai carabinieri della Stazione di Chiaravalle Centrale che, rilevando la loro presenza ingiustificata nei pressi della struttura, hanno contestato l’inosservanza dell’ordinanza della Regione Calabria numero 19 del 27 marzo, con cui la governatrice Jole Santelli aveva istituito una zona rossa disponendo la “chiusura” dei Comuni di Soverato, Cenadi, Torre di Ruggero e Vallefiorita.

Ai sindaci, che appartengono appunto al comprensorio soveratese e delle Preserre, come prevede la normativa, è stato contestato di essersi allontanati dal proprio Comune e di essere entrati nel Comune di Chiaravalle senza i giustificati motivi previsti dall’ordinanza e dai decreti del presidente del Consiglio.

I sindaci con ogni probabilità si opporranno al provvedimento, sostenendo che questo potrà avere ripercussioni per le comunità, poiché la sanzione prevista per i trasgressori, oltre a quella economica, consiste nella quarantena. E ciò, secondo i sindaci, priverebbe i Comuni di contare sull’impegno di amministratori che sono in prima linea nel contrasto all’emergenza coronavirus, supportando la popolazione sia dal punto di vista sanitario che del sostegno sociale.