Coronavirus Policlinico, Costanzo: “Tra De Sarro e Santelli qualcuno non dice il vero”

La nota del consigliere comunale di Fare per Catanzaro

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Quale sarà la carta vincente? Peccato che in questo gioco a perdere sono sempre i cittadini catanzaresi e dell’intera Provincia.

Ma allora ci chiediamo: chi tra lui e la presidente Santelli racconta bugie? Questo perché la presidente Santelli lo scorso 23 marzo visitando il nuovo reparto di terapia intensiva Covid-19, già operativo, allestito nel Policlinico universitario “Mater Domini” aveva dichiarato che “Il reparto destinato alla cura dei casi positivi da coronavirus, è stato attivato nel padiglione A del Policlinico”.   Mi chiedo quando è stato fatto il sopralluogo in pompa magna con tanto di fotografi, giornalisti e televisioni a seguito perché nessuno della pletora che la circondava non gli ha evidenziato criticità che ne impedivano il ricovero dei malati ?

Oggi il rettore De Sarro fa sue le “criticità” segnalate della direzione medica di presidio e dalla Cisl paventando rischi per possibili contatti con i malati di Covid. Segnalazioni del resto prontamente smentite  oggi dal prof. Pasquale Mastroroberto, direttore dell’Unità Operativa Complessa della Cardiochirurgia Universitaria che  a seguito della lettera interna scritta dal Rettore ha tenuto a precisare  come “Il reparto di cardiochirurgia è completamente isolato dai reparti Covid, essendo allocato al livello VIII dell’edificio A, livello nel quale nell’edificio B vi sono altri reparti medici e chirurgici non Covid, senza alcun contatto con i reparti assegnati per pazienti affetti da coronavirus” E ancora “ I percorsi dal reparto di degenza ordinaria alla terapia intensiva ed alla sala operatoria sono indipendenti da quelli dei reparti Covid e sono stati concordati e messi a punto dalla Direzione Medica di Presidio”. Cosa si nasconde, quindi, dietro questa posizione del Rettore ?  Forse la richiesta dei posti accreditati  che ancora non è stata accolta ? Non è sufficiente utilizzare i posti già accreditati e che da quanto mi risulta sono completamente vuoti  perché si acetano ricoveri  programmati  che attualmente sono bloccati ? Non sarebbe giusta fare come gli altri ospedali che hanno chiuso gli altri reparti per fare posto agli ammalati Covid ? Ne tanto meno si può invocare la mancanza di personale considerato che si può mettere a disposizione tutto quel personale libero in quanto sono stati bloccati i ricoveri ordinari e gli ambulatori. Ancora una volta ci troviamo, quindi, davanti a quel muro di gomma che sta impedendo quella auspicata integrazione tra Ospedale e Policlinico universitario. Non più tardi di cinque giorni fa, il sindaco Abramo aveva posto l’accento su come Il centro Covid-19 del Policlinico si stia rilevando “sempre più importante”. E commentando il trasferimento dei pazienti contagiati dal coronavirus nella Casa di cura di Chiaravalle, ha messo in rilievo come “Fondamentale sono state la disponibilità e il supporto, logistico e organizzativo, del rettore dell’Ateneo Magna Graecia, Giovanbattista De Sarro”

Quindi eravamo, sempre secondo Abramo “ davanti a un anticipo di quell’integrazione che, una volta superata questa crisi, dovrà essere l’obiettivo prioritario per razionalizzare e potenziare ancora di più il sistema sanitario di Catanzaro”. Sarà stata forse questa dichiarazione a far alzare le barricate al Rettore? E qui si ricomincia con il gioco delle tre carte,  in mano alla Santelli, De Sarro e Abramo. Quale sarà la carta vincente? Peccato che in questo gioco a perdere sono sempre i cittadini catanzaresi e dell’intera Provincia.

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