Stabilimenti balneari, si può partire con la manutenzione ma ad oggi nessuna data per l’avvio della stagione

Nell’intervista al Presidente provinciale di Fiba – Confesercenti i dubbi e le incertezze della categoria

E’ datata 17 aprile l’ordinanza emanata dalla Regione Calabria la quale, tra le altre, si stabilisce che: “con riferimento ai parchi acquatici, agli stabilimenti balneari e alle concessioni demaniali marittime, previa comunicazione al Prefetto, è ammesso, all’interno dell’area di concessione, lo svolgimento di interventi di manutenzione, sistemazione, pulizia, installazione e allestimenti delle spiagge, senza esecuzione di modifiche o nuove opere.” Un provvedimento importante, che riguarda una gran fetta di imprenditori di uno dei settori del turismo calabrese che molto ha a che fare con il concetto di salute pubblica. Nell’intervista al Presidente Provinciale di Fiba – Confesercenti Anna De Fazio abbiamo analizzato i dubbi e le incertezze che preoccupano la categoria, i possibili scenari che si prospettano per l’avvio dell’imminente stagione e la necessità di provvedimenti a livello nazionale e comunale che possano superare le difficoltà legate alle concessioni con le quali la categoria fa i conti.

Presidente, l’ordinanza consente l’avvio dei lavori di manutenzione per le strutture balneari, in questa situazione di incertezza siete pronti a farlo?

Si tratta di un primo step, anche se ancora oggi non abbiamo la data della possibile riapertura. La situazione contingente, ci consente solo piccoli passi e rigorosamente uno per volta. Si sa il rischio caratterizza l’imprenditore, ma stavolta è davvero molto elevato. Da sempre riteniamo che la fruizione del bene mare sia principalmente funzionale alla salute pubblica, ecco perché, augurandoci di non andare completamente a fondo, credo proprio che saremo pronti a ripartire in qualche modo.

Quali sono i vostri dubbi e timori relativi all’avvio della prossima stagione balneare?

Non abbiamo una data per la ripresa delle nostre attività, ma di fatto non abbiamo neanche le indicazioni ufficiali su come dovremo adeguare i nostri stabilimenti balneari al fine di garantire le necessarie procedure di sicurezza legate al Covid. La realtà è che non sappiamo come sarà l’andamento da oggi fino a giugno e quindi potremmo trovarci verosimilmente nella condizione di dover variare tutto ad un passo dallo start.

E’ capitato un po’ a tutti di visualizzare sul web progetti di possibili strutture in plexigals a protezione di ombrelloni e garanzia di sicurezza. Qual è stata la sua impressione?

In merito, istintivamente, la mia personale reazione è stata quella di avvertire un senso di mortificazione originato dalla constatazione che, nel caso specifico, il nostro lavoro sia stato percepito come superficiale e poco professionale. Così non è, l’impegno che mettiamo nelle nostre attività e i sacrifici profusi a volte sono impagabili. Nella convinzione che il sistema mare sarà un’esigenza per la salute pubblica, prima di essere comunicate all’esterno, ci sembra corretto lasciare che l’individuazione delle possibili soluzioni, su come garantire i nostri servizi nell’interesse della comunità, gestendoli in sicurezza con adeguate prassi di prevenzione e protezione, vengano condivise con le competenti autorità, anche per quelle che saranno le valutazioni scientifiche delle prossime settimane.

Due quindi i punti da avere ben chiari: funzione della salute pubblica del bene mare e individuazioni di soluzioni adeguate all’emergenza Covid, ma di quali altre certezze  hanno bisogno le vostre imprese anche per garantire maggiore sicurezza a personale e clientela?

” Conditio sine qua non” è certamente l’estensione della proroga delle concessioni demaniali al 2033, senza la quale le imprese turistiche non avranno facoltà di aderire ad alcun tipo di sostegno economico – finanziario messo in campo dal governo centrale od anche regionale quale ad esempio il ” Riparti Calabria”. Molti sono i comuni calabresi che ad oggi non hanno ancora ottemperato alla legge nazionale che prevede l’estensione della validità delle concessioni demaniali. In questo momento così critico la quasi totalità delle imprese balneari della Calabria, non è nelle condizioni di poter fruire di aiuti nazionali/ regionali avendo un titolo concessorio inadeguato con scadenza imminente, quindi non spendibile presso alcun istituto bancario. Sentito e doveroso l’appello ai comuni affinchè si attivino per porre fine a tale ulteriore causa di defaillance che attanaglia le nostre attività collegate alle concessioni demaniali.