Young People e El Shaddai, il volontariato ai tempi del covid. “La paura negli occhi degli anziani”

“Più che della spesa, che consegniamo con le dovute precauzioni, gli anziani hanno bisogno di parole di incoraggiamento, che ci tirano quasi “dalla bocca”

A guidare le mani, il cuore e le buone intenzioni dei volontari di “Young People” e “El Shaddai” non è solo lo spirito della comunità evangelica di appartenenza che dà nutrimento al loro impegno personale dal punto di vista religioso, ma anche il sentimento di vicinanza ad una collettività che si è riscoperta più fragile e indifesa all’indomani della dichiarazione di “emergenza Coronavirus”.

Gli anziani, in particolare, hanno sin da subito catalizzato la loro attenzione, tant’è che si sono visti affidare, dal coordinamento avviato dal CSV di Catanzaro e dall’assessorato comunale alle Politiche Sociali, gli over 75 che abitano nella zona a sud dalla città. E, in collaborazione con l’associazione “Jesus Revolution”, li hanno raggiunti proprio tutti per la consegna della spesa a domicilio, da Cava al quartiere Lido, attraverso la suddivisione in turni settimanali aggiornati con modello “excel”. “Più che della spesa, che consegniamo con le dovute precauzioni, gli anziani hanno bisogno di parole di incoraggiamento, che ci tirano quasi “dalla bocca” – ci spiega Serafino Amelio, che presiede l’associazione “Young People”, che opera quasi in simbiosi con “El Shaddai”, il cui presidente è Antonio Ciambrone Nei loro occhi leggiamo la paura, lo sconforto determinato da una situazione imprevista che non si sa come evolverà, e che la solitudine con la quale si trovano a fare i conti accresce ancora di più. Molti di loro, infatti, vivono da soli, hanno i figli e i nipoti lontani, e si sono rassegnati a trascorrere la Pasqua senza gli affetti più cari”. E’ comprensibile, quindi, quanto l’arrivo dei volontari, sia pur nel rispetto delle distanze previste, sia atteso dagli anziani chiusi in casa: lo scambio di battute, anche fugace, serve infatti a farli riconciliare con il mondo “fuori”, e a contagiarli con la forza della solidarietà.

Ma quest’esperienza fa rafforzare anche noi – continua Amelio – Abbiamo riscoperto che l’unione fa la forza, e che tutti possiamo dare un contributo per alleviare il bisogno e la sofferenza che quest’emergenza ha acuito”. Anche la collaborazione tra gli enti, come il Comune e il Centro Servizi al Volontariato è stata perfetta, tiene a precisare Serafino Amelio, sia nella fornitura delle mascherine all’indomani del “blocco totale”, che nel supporto telefonico o tramite gruppi “whattsapp”, fino alla previsione del “saltafila” all’ingresso ed alle casse, per i volontari che si recano a fare la spesa per gli anziani nei supermercati aderenti all’iniziativa.

Finita l’emergenza, con “El Shaddai” continueremo a dare assistenza a tutte le nostre famiglie, alcune delle quali risiedono anche in comuni presilani, attraverso la convenzione con il Banco Alimentare – conclude Amelio – “Young People” ha più una dimensione socio-sanitaria, per la quale non farà mai mancare il suo supporto all’interno degli ospedali. Ma di certo il nostro impegno continuerà, su più fronti, a favore di chi si porterà ancora per tanto tempo i segni di questo terribile “lockdown” e di chi vive da sempre in stato di bisogno”.