Operazione Lucciole e Lanterne: resta ai domiciliari poliziotto coinvolto

Tribunale del Riesame respinde appello presentato da Francesco Bagnato difeso di legali Mellea e Bova

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro (Presidente Ermanna Grossi, giudici Valeria Isabella Valenzi e Giuseppe De Salvatore.) ha respinto l’appello dei legali Arturo Bova e Giampiero Mellea che difendono Francesco Bagnato, poliziotto coinvolto nell’operazione Lucciole e Lanterne che lo scorso marzo ha avuto come obiettivo una giro di prostituzione. Bagnato, considerato secondo gli inquirenti uno dei capi dell’organizzazione, era agli arresti domiciliari da allora. Il pronunciamento odierno del Tribunale del Riesame lascia quindi immutato la misura restrittiva imposta dal Gip lo scorso 4 marzo.

I legali di Bagnato avevano eccepito l’inutilizzabilità di alcune intercettazioni, la nullità del provvedimento per la mancanza – secondo la difesa  – dell’autonoma valutazione da parte del Gip della sussistenza delle esigenze cautelari e l’eccessiva gravosità della misura visto il ruolo nell’organizzazione che gli avvocati sostenevano marginale. Il Tdr ha respinto tali motivazioni sottolineando tra l’altro che “gli elementi emergenti dagli atti di indagine consentono di poter condividere interamente le valutazioni del gip”.